Nasce la piattaforma on line tutta italiana dedicata all’arte del baratto. BarattaLo porta nel nome l’origine geografica: la città di Lodi , vicino a Milano. Il meccanismo del sito è simile a quello del più celebre portale di aste on line, eBay, basta iscriversi e andare su uno dei tanti mercati presenti nel portale, inserire oggetti da vendere o fare un’offerta per acquistare qualcosa. Per ogni articolo sarà bandita un’asta e per aggiudicarsi l’oggetto desiderato non si dovrà pagare nulla ma decidere soltanto di partecipare all’asta. Sarà la piattaforma a definire l’assegnatario del bene, in base a un complesso algoritmo che tiene conto dei comportamenti dell’utente sulla piattaforma, una sorta di feedback stile eBay, impersonato dalla “Barattenergy”.
BarattaLo intende puntare sull’essenza sociale e non monetaria del baratto, sono le persone ad avere valore e non gli oggetti; per questo sul sito, secondo i promotori, si riescono anche a realizzare scambi multipli, riciclando oggetti che altrimenti ricadrebbero sulla costosa filiera di gestione dei rifiuti, in continuo aumento nella zona.
L’iniziativa è stata ideata da Venti Sostenibili nell’ambito di ReLoad (www.re-load.it) un progetto a cui partecipano anche Microcosmi, Nastro Verde, il Faro e Monte Oliveto, con il contributo della Fondazione Cariplo, e finalizzato a ridurre la cultura degli sprechi e incentivare il baratto come veicolo di riutilizzo, per gli abitanti della zona di Lodi.
Nel corso del 2013 ReLoad ha avviato anche la ciclofficina “Tribe” e una PCofficina per aiutare gli abitanti del lodigiano a riparare e riutilizzare al meglio biciclette e computer.