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Ebola e lo spam di settembre

Giorgio Panzeri | 28 Ottobre 2014

Si sa, gli spammer sfruttano ogni cosa per inondarci le caselle di posta con messaggi che cercano di prenderci all’amo […]

Si sa, gli spammer sfruttano ogni cosa per inondarci le caselle di posta con messaggi che cercano di prenderci all’amo e cavarci fraudolentemente il denaro dalle tasche. Ecco quindi le nuove truffe note con il nome di “Lettera Nigeriana”, che nel mese di settembre, per attirare le proprie vittime, hanno sfruttato il tema Ebola.

Qualche esempio: l’email apparentemente inviata da una ricca signora della Liberia che dichiarava di essere affetta da Ebola e sul punto di morire. Il messaggio conteneva una lunga storia sulla morte dei figli provocata dallo stesso virus e sul rifiuto da parte di un centro medico locale di prestarle soccorso. La donna si diceva desiderosa di donare più di 1,5 milioni di dollari al destinatario della mail che avrebbe dovuto trasferire il denaro ad apposite organizzazioni di beneficienza.

Gli autori di un’altra mailing fraudolenta, invece, si presentavano come impiegati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  che invitavano i destinatari a una conferenza durante la quale si sarebbe discusso di Ebola e di altre questioni mediche. Al destinatario veniva inoltre offerto un lavoro come rappresentante dell’OMS in Gran Bretagna, che prevedeva un compenso composto da 350 mila euro all’anno e un auto.

Le cifre dello spam di settembre rilevate dai Kaspersky Lab parlano chiaro:

• La percentuale di spam all’interno del traffico email di settembre si è attestata su un valore medio del 66,5%, 0,7 punti percentuali in meno rispetto alla media di agosto;
• I maggiori distributori di spam sono stati USA (12%), Vietnam (9,3%) e Russia (5,8%);
• A settembre, la Germania si è aggiudicata il primo posto come paese con il più alto tasso di rilevamenti antivirus (9,11%), seguita da Regno Unito (8,45%) e Stati Uniti (8,26%);
• Il phishing finanziario ha costituito il 36,97% dei rilevamenti effettuati dalla componente anti-phishing di Kaspersky Lab, con un aumento di 1,7 punti percentuali rispetto al mese precedente.

Quindi: fate attenzione gente, fate attenzione, anche perché rispetto ai virus che a volte si prendono inconsapevolmente per cadere nella trappola del phishing occorre tutta la nostra consapevolezza.