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4K: cui prodest?

Michele Braga | 14 Gennaio 2015

Televisori e proiettori con risoluzione quattro volte superiore a quella Full Hd, pannelli curvi e con dimensioni sufficienti a occupare […]

Televisori e proiettori con risoluzione quattro volte superiore a quella Full Hd, pannelli curvi e con dimensioni sufficienti a occupare quasi una parete di un moderno monolocale. Al Ces è andato in scena il futuro dell’intrattenimento domestico o, perlomeno, quello che i produttori vorrebbero farci credere che sia il futuro prossimo.

L’obiettivo? Spingere un mercato che seppur in crescita ha preso qualche cantonata negli ultimi anni e che ha visto gli utenti storcere il naso di fronte all’imposizione di standard. Basta ricordare la confusione scatenata con l’introduzione del digitale terrestre, la spinta sull’alta definizione, sui supporti Bluray e sul 3D al cinema e nel soggiorno di casa.
Secondo i dati raccolti da DisplaySearch il mercato crescerà  fino a raggiungere la vendita di circa 239 milioni di unità  nel corso del 2015. Dopo un 2013 debole, il 2014 ha visto una accelerazione che ha portato a chiudere l’anno con 223 milioni di unità  vendute. Sempre nel 2014 il profitto globale è sceso, anche se i produttori hanno aumentato il margine sui prodotti con diagonale da 32 pollici.

Segnali ed effetti prevedibili, almeno per chi con un minimo di obiettività  si è reso conto che se da un lato i pannelli di grandi e grandissime di dimensioni, con risoluzioni da cinema all’avanguardia sono estremamente belli, dall’altro si scontrano con enormi problemi.
Gli apparecchi Tv moderni hanno un prezzo d’acquisto che si colloca tra i 600 e i 1.400 euro per i modelli di ultima generazione. La tecnologia 4K è utile sui modelli con diagonale oltre gli 80 pollici, ma in questo caso il prezzo da pagare sale ancora. Con questi costi è difficile pensare che un consumatore sia disposto a rinnovare il proprio parco Tv con cadenza quinquennale come sperato dai produttori.
Se il problema fosse solo di costo, basterebbe aspettare il calo fisiologico dei prezzi, ma c’è molto di più oltre al lato economico. Come per il Full Hd e ancora più di quanto accaduto in quell’occasione, oggi mancano i contenuti, mancano i supporti e tutto l’ecosistema necessario a rendere utilizzabili questi apparecchi d’intrattenimento domestico. Potete riprodurre i video che avete girato con la vostra videocamera 4K se ne avete una, ma oltre a quello dovrete accontentarvi di guardare film Full Hd scalati su un pannello con una risoluzione quattro volte superiore. I film in Full Hd sono ancora accettabili, a patto di non utilizzare un televisore con un pannello che assomiglia più allo schermo di un cinema, ma un grosso problema riguarda il vecchio repertorio di film girati in definizione standard o in Hd (720p). Molti di questi titoli non sono stati rimasterizzati o ridigitalizzati in altissima definizione dalle pellicole e probabilmente i costi dell’operazione avranno senso solo se la tecnologia 4K sfonderà  e entrerà  nella maggior parte dei salotti.
Non fatevi abbindolare, almeno per il momento, dalle potenzialità  dello streaming via Internet quando si parla di alta o altissima definizione. La nostra rete non ha ancora raggiunto un livello tale da poter sostenere un servizio di streaming di questo tipo, se non a pochissimi utenti e a prezzi molto elevati.

Panasonic pensa a un ritorno al supporto fisico e durante il Ces ha presentato il prototipo di quello che è stato annunciato come il successore del Blu-ray e dell’unità  ottica capace di leggerlo. È l’Ultra HD Blu-ray che dovrebbe arrivare entro la fine del 2015. Con una capacità  iniziale di 128 Gbyte e il supporto agli standard di compressione H.265, così come a molti altri per audio e video, tenterà  l’impresa di mandare in pensione il Blu-ray odierno che di fatto non si è ancora affermato nelle case dei consumatori e di accattivarsi il favore degli utilizzatori.

Nel settore informatico, da sempre testa di ponte per tutte le tecnologie che beneficiano della flessibilità  di una piattaforma in continua evoluzione e attrezzata per sfruttarne i vantaggi, la tecnologia 4K offre la possibilità  di lavorare con risoluzioni elevate durante la modifica di video e foto scattate con sistema di ripresa professionali, così come è utile per la visualizzazione di immagini per la diagnostica in campo medico e tanto altro ancora.