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Tagliati posti di lavoro alla divisione CyanogenMod

Davide Micheli | 26 Luglio 2016

L’azienda statunitense Cyanogen avrebbe deciso di ridurre di un quinto la sua forza lavoro, mettendo in forse il futuro di CyanogenMod per dedicarsi allo sviluppo di app.

Nel corso degli ultimi giorni, una serie di indiscrezioni che riguardano Cyanogen sembrano tratteggiare un quadro a tinte fosche per il futuro di questa società . Dopo aver sviluppato infatti un OS che – almeno nelle intenzioni – doveva diventare un’alternativa per gli utenti che non volessero Android, in ragione del poco successo ottenuto dallo stesso sistema operativo mobile, l’azienda avrebbe deciso di ridurre di un quinto i suoi collaboratori.

Secondo Android Police, l’azienda avrebbe deciso di licenziare 30 persone su 136 impiegati, poco più del venti percento della forza lavoro totale, con una decisione che sarebbe giunta senza particolari preavvisi, ad opera di Steve Kondik (tra i fondatori dell’azienda), che avrebbe convocato i collaboratori della sede di Seattle per comunicar loro il licenziamento, tagliando al contempo altri posti nelle sedi di Palo Alto, Lisbona e India.

Con questa mossa a sorpresa, lo sviluppo di CyanogenMod verrebbe portato avanti unicamente dalla community, mentre non è ancora chiaro quale possa essere il futuro di Cyanogen OS – che assicura pur sempre qualche introito – il sistema operativo realizzato anche con il sostegno di Microsoft, che però al momento ha conosciuto una diffusione unicamente su device che non sono particolarmente noti al grande pubblico.

Secondo i rumor, i dipendenti maggiormente toccati dalla decisione sarebbero quelli che si dedicano allo sviluppo di CyanogenMod, mentre per contro l’azienda dovrebbe spostare i suoi investimenti sul gruppo di lavoro che si occupa dello sviluppo delle MOD, le app integrate con l’OS che estendono le feature disponibili nelle applicazioni corrispondenti.

Lior Tal – proveniente da Facebook – dovrebbe occuparsi di fornire all’azienda il supporto di cui necessita per mettere in atto questo suo riposizionamento sul mercato.