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Google e l’Università  di Stanford portano il DNA sul cloud

Davide Micheli | 11 Agosto 2016

Cloud Google

La società  di Mountain View ha fatto sapere di aver stretto una partnership con l’Università  di Stanford per fare dei test relativi al salvataggio delle informazioni genetiche di pazienti all’interno del suo cloud.

Google e l’Università  di Stanford stanno per dare il via ad un interessante progetto, attraverso il quale la facoltà  di medicina del prestigioso ateneo statunitense punta a far sì che i test del DNA diventino una procedura ordinaria durante il trattamento dei pazienti: il nome di questa iniziativa è Clinical Genomics Services, e la stessa utilizzerà  le soluzioni di Google Genomics per registrare i dati del DNA all’interno del mondo cloud.

Grazie alla collaborazione dell’azienda di Mountain View, il personale sanitario potrà  svolgere ricerche in tempi brevissimi all’interno delle banche dati, recuperando le informazioni da utilizzare per eventuali esami e terapie. Inoltre, Clinical Genomics Services permetterà  di effettuare delle comparazioni tra sequenze particolari di DNA, confrontando le informazioni all’interno di quanto è presente nel database.

In questo modo, i medici potranno anche affinare il loro approccio nell’individuazione di eventuali problematiche di salute, rendendono ancor più efficiente la scelta di sottoporre il paziente a determinati esami, riducendo se del caso le tempistiche necessarie per trattare un certo problema di salute e, ancora, potendo rendere ancor più incisiva l’attività  preventiva, spesso cruciale per scongiurare l’insorgenza di malattie o di complicazioni.

In modo particolare, Clinical Genomics Services potrà  offire un supporto insostituibile per affrontare tumori rari o malattie che, fino ad ora, sono considerate come incurabili. I dati salvati su Google Cloud Platform saranno unicamente a disposizione del personale sanitario coinvolto nel progetto e, ancora, gli stessi saranno conservati all’interno di server che si trovano negli USA, protetti da crittografia.