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Security

Telecomandi chiusura auto a rischio hacker

Davide Micheli | 16 Agosto 2016

Sicurezza

Alcuni esperti di sicurezza informatica sarebbero riusciti a bucare il sistema di crittografia che protegge i telecomandi per l’apertura e la chiusura delle portiere delle auto, soprattutto a marchio Volkswagen.

Torniamo ad occuparci del mondo automotive, prendendo in considerazione oggi uno degli accessori più comuni – tra le auto moderne – che tuttavia potrebbe celare delle sorprese indesiderate per i proprietari dei veicoli. Si tratta dei telecomandi per aprire e chiudere le portiere, che sono stati presi in considerazione da alcuni esperti per uno speciale test relativo alla sicurezza, attraverso il quale è stato evidenziato un rischio non trascurabile.

Alcuni esperti in materia, infatti, presentando i risultati di uno studio durante il congresso Usenix – che si è tenuto negli scorsi giorni ad Austin, nel Texas – hanno riferito come, in particolar modo con alcune autovetture realizzate dai marchi che appartengono al Gruppo Volkswagen, siano emerse delle vulnerabilità , che avrebbero permesso ad alcuni tecnici di violare e replicare la crittografia che protegge il sistema di chiusura e apertura.

Nel loro report, però, gli esperti sottolineano come non siano solo i sistemi di supporto ai telecomandi in dotazione ad alcune auto del Gruppo Volkswagen ad essere a rischio anche quelli di Opel, Ford, Toyota , Nissan e Renault, Dal canto suo, il gruppo di Wolfsburg ha fatto sapere di essersi già  attivato per ottenere informazioni dagli esperti che si sono occupati dello studio “Lock it and Still Lose it”.

Il rischio zero, tuttavia, secondo VW non esiste e, allo stesso modo, anche Opel ritiene impossibile assicurare un’assenza assoluta di vulnerabilità  in questi sistemi che gestiscono la chiusura e l’apertura delle portiere delle automobili, sebbene siano entrambe impegnate a migliorare i propri sistemi. Tutt’e due le case automobilistiche si sono espresse in questa maniera, commentando i risultati dello studio con i giornalisti della Frankfurter Allgemeine Zeitung.