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Il progetto OLO3D, gli italiani che hanno sbancato Kickstarter.

Redazione | 29 Marzo 2016

In Italia sono le 17.30 mentre telefoniamo a San Francisco (circa le 9.00 del mattino) per parlare con Filippo Moroni, […]

In Italia sono le 17.30 mentre telefoniamo a San Francisco (circa le 9.00 del mattino) per parlare con Filippo Moroni, founder di OLO3D che si trova in Silicon Valley per parlare del suo progetto: OLO3D una stampante 3D dalle dimensioni ultraridotte che si usa tramite il proprio smartphone. Riusciamo a parlare con lui, approfittando di una pausa tra uno speech ed un altro, organizzati in questi giorni a San Francisco per parlare del progetto.

Cosa è e come funziona OLO3D?

Olo è una stampante 3D che usa il display del proprio smartphone per creare gli oggetti tridimensionali tramite una resina che abbiamo noi stessi studiato e adattato allo scopo. Con l’App (sia per iOS, Android e Windows Phone) è possibile scaricare e scambiarsi oggetti messi a disposizione dalla comunity e tra amici e collaboratori. Per ora le dimensioni sono di 7.6×12.7×5 cm, perchè seguono le dimensioni dei display degli smartphone più diffusi.

Come mai ti torvi a San Francisco?

Abbiamo deciso di fare startup fuori dall’Italia perchè non c’erano proprio le condizioni altrimenti, l’ambiete di San Francisco non è replicabile in Italia in nessun modo. La burocrazia, il sistema finanziario e altro ci hanno spinto a credere ancora di più nel progetto e andare su una piazza di più ampio respiro e dalle grandi opportunità  per chi vuole fare impresa. Qui se hai una buona idea ti ascoltano.

Quindi l’azienda, pur essendo nell’anima italiana, ha sede a San Francisco?

Si, la OLO3D Inc è al 100% fatta da italiani, ma la sede è qui a San Francisco. Siamo al 1355 Market St #488.

Come vi è venuta l’idea di usare uno smartphone come strumento per la realizzazione di oggetti 3D?

L’idea è nata durante le vacanze di Natale di un paio di anni fa, fu una di quelle idee che vengono veloci come flash improvvisi e da quel giorno non ho fatto altro che pensare a metterla in pratica. Ho impiegato oltre 6 mesi per verificare e studiare solo la parte relativa alle resine più efficaci per la riuscita del progetto. Quella a cui siamo arrivati oggi, presente su Kickstarter, è la ventiquattresima versione della OLO3D. Siamo quindi intervenuti già  molte volte per arrivare al prodotto che abbiamo oggi. Migliorare il prodotto costantemente è stato uno degli obiettivi che ci siamo prefissati prima di presentarci su Kickstarter.

Come mai avete deciso di affidarvi al crowfounding su Kickstarter?

Abbiamo deciso di usare Kickstarter invece di altre piattaforme di crowfounding perchè era l’unica piattaforma che forniva una visibilità  globale e qualitativamente elevata per il progetto che abbiamo in mente e i fatti ci stanno dando ragione. Soluzione italiane non ci avrebbero mai dato la visibilità  che abbiamo acquisito in questi giorni.

Quanto avete raccolto fin’ora?

Come ti dicevo poco fa, i fatti ci stanno dando ragione. Abbiamo raccolto oltre 680.000$, [oggi Martedì 29.03.2016 ha superato il 1.000.000$!]  in pratica è come se stessimo vendendo più di 1000 OLO3D al giorno. La campagna è a tutti gli effetti, la più grande raccolta effettuata su Kickstarter per un progetto italiano.

Quando sarà  in produzione OLO3D?

La macchina è già  pronta e sarà  disponibile a tutti gli effetti tra tre settimane. Stiamo affrontando il problema della distribuzione al momento, abbiamo diviso la distribuzione per il 40% in USA, 34% Europa, 31% Asia, con Cina e India e il resto del mondo. Abbiamo puntanto sui mercati più maturi per un progetto come il nostro. Ad Agosto/Settembre sarà  possibile acquistare OLO3D su una serie di canali, ma al momento non posso dirti altro perchè sono trattative in corso ed alcune riguardano grandi player del mercato.

A proposito di grandi player, un progetto come il vostro avrà  suscitato l’interesse di qualche grande azienda della Silicon Valley?

Abbiamo avuto davvero diversi contatti, ma non siamo mai stati disposti ad andare oltre scambi di idee e opinioni. Crediamo nel progetto e vogliamo portarlo avanti al meglio possibile completamente in house.

Che obiettivi di vendita ci sono? Voglio dire, vi sarete fatti un’idea del mercato e dell’interesse intorno al vostro prodotto

Sappiamo benissimo dell’interesse che si sta muovendo intorno a OLO3D e non abbiamo fatto stime definitive. Credo che se indicassi la vendita di 100.000 OLO3D nel 2016, non sarebbero stime molto dissimili dalla realtà , e in maniera conservativa potrei aggiungere.

Il vostro è davvero un prodotto incredibile e il fatto che sia nato da italiani, ci rende tutti un pò orgogliosi. Quale sarà  il prossimo passo della OLO3D Inc.?

Stiamo lavorando per una OLO3D per Ipad, le dimensioni sarebbero maggiori e permetterebbe di creare oggetti di dimensioni più grandi. Al momento la risoluzione delle schermo dei device è uno dei fattori che determinano anche la qualità  dell’oggetto stampato.

Vogliamo risentirci quando anche qui in redazione proveremo la OLO3D?

Certamente e sarà  un piacere far recensire la nostra OLO3D da una rivista storica come PC Professionale!