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Rivoluzione BlackBerry: il test dello Z10

Redazione | 27 Giugno 2013

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Per recuperare il prestigio e le quote mercato perdute, un terminale nuovo di zecca e una piattaforma software rivista dalle […]

Per recuperare il prestigio e le quote mercato perdute, un terminale nuovo di zecca e una piattaforma software rivista dalle fondamenta.

di Simone Zanardi

Nella prima metà  degli anni Duemila, il marchio BlackBerry è stato uno dei principali protagonisti nell’evoluzione dai telefoni agli smartphone, divenendo un punto di riferimento del mercato, soprattutto nel settore business. I terminali della canadese RIM hanno sempre avuto come focus riconosciuto la messaggistica, in particolar modo la gestione avanzata delle email con consegna in modalità  push (introdotta proprio da BlackBerry) e tastiere fisiche Qwerty che permettevano una digitazione agevole in mobilità .
Nella sua epoca d’oro, Blackberry è stata la scelta di riferimento per le aziende che volevano dotare i propri dipendenti e agenti di uno strumento di produttività  efficiente e pratico, con gestione centralizzata delle mail attraverso il famigerato BlackBerry Enteprise Server.
Nel 2006 la maggior parte degli analisti dipingeva BlackBerry come destinato a dominare il mercato smartphone negli anni a venire. Come sappiamo, però, le cose sono andate molto differentemente: nel 2007 Apple ha lanciato iPhone, e dopo un anno Android ha fatto il suo esordio sul mercato. Questi due fattori hanno cambiato irreversibilmente il settore smartphone, mettendo in crisi tutte le certezze degli allora principali attori del settore.
La reazione di BlackBerry è stata quantomeno tardiva. Probabilmente in un primo momento il fenomeno iPhone è stato bollato come confinato al mercato consumer (da sempre interessante, ma non prioritario, per RIM). Quanto molti contratti con aziende, anche di grandi dimensioni, sono saltati a favore del melafonino o della piattaforma Android, la preoccupazione si è fatto pressante.

BlackBerry-Z10

BlackBerry Z10

Come spesso accade in momenti di panico, la risposta è stata però inizialmente scomposta, con una serie di dispositivi e di aggiornamenti al sistema operativo indirizzati ad adeguare la piattaforma alle nuove tendenze senza tradire la filosofia di base di BlackBerry. I risultati, lo dicono le quote di mercato, sono stati tutt’altro che entusiasmanti e hanno portato l’azienda canadese a rivedere non solo la strategia, ma l’intero sistema BlackBerry da capo a piedi. Il risultato di questa rivoluzione è BlackBerry 10, una nuova versione del sistema operativo ridisegnata da zero e che debutta sul primo dispositivo del 2013, il BlackBerry Z10.
Questa lunga premessa è indispensabile per comprendere quale sia la posta in gioco oggi per BlackBerry: l’obiettivo realistico della casa canadese non è tanto quello di scalzare dal ruolo di leader di mercato Android o Apple, ma di tornare a far parte del gruppo che conta, insieme ai due giganti già  citati e a Microsoft e Nokia, che si sono alleate proprio per gli stessi motivi. È ancora presto per capire se ci riuscirà , ma certo un’analisi dettagliata del BlackBerry Z10 può dare una precisa indicazione. Scopriamo quale.

➤ Le caratteristiche tecniche del BlackBerry Z10

Il nuovo terminale esteticamente adotta un approccio minimalista, ma di classe. È sinceramente difficile non cogliere i richiami agli iPhone di ultima generazione, con linee semplici, profilo squadrato, frontale arrotondato ai quattro angoli e una banda in plastica rigida che scorre intorno al telefono senza soluzione di continuità . I materiali possono essere diversi (plastica di ottima qualità  qui, metallo e vetro in iPhone), ma la sensazione generale è la medesima.
Frontalmente, lo Z10 esaspera alcuni concetti introdotti proprio da iPhone, con una netta prominenza del display su tutta la facciata, e l’assenza totale dei pulsanti fisici. Il vetro del display occupa tutta la parte centrale del telefono, ed è limitato solo dallo spazio dedicato a altoparlante, fotocamera e sensori sul margine superiore (che ospita anche il comodo led di notifica per chiamate e messaggi non visti). Anche i pannelli laterali sono molto puliti: sul lato superiore trova spazio il jack da 3,5 pollici e il pulsante di accensione, su quello destro i tasti dedicati a volume e controllo vocale. Sul pannello destro, infine, troviamo le prese Micro Usb e Micro Hdmi.
Abbiamo particolarmente apprezzato la cover posteriore del terminale, che con la sua superficie zigrinata consente una presa sempre sicura. Nel complesso, il BlackBerry Z10 è uno dei terminali più convincenti che ci sia capitato tra le mani negli ultimi mesi.
La componentistica hardware non è paragonabile a quella degli smartphone top di gamma Android attualmente in commercio, ma è comunque equilibrata e in grado di gestire senza impuntamenti il sistema software: il processore è un Qualcomm Snapdragon di generazione S4 con doppio core operante a 1,5 GHz, coadiuvato da 2 gigabyte di memoria Ram. Buona anche la dotazione di storage, con 16 GB di flash integrata espandibili tramite schede Micro Sd sino ad altri 64 GB.

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La suite di benchmark che tipicamente utilizziamo in ambito Android e iPhone non è ancora disponibile per BlackBerry; abbiamo quindi effettuato i test basati su browser Web, registrando risultati particolarmente buoni su Rightware Browsermark e leggermente più deludenti in SunSpider. Nell’utilizzo di tutti i giorni la reattività  del sistema sembra comunque più che buona, con nessun lag significativo anche durante l’impiego di applicazioni pesanti.

La fotocamera principale è dotata di sensore da 8 megapixel; può scattare foto in modalità  burst e di registrare video Full Hd a 1080p. Non brilla negli scatti con scarsa illuminazione esterna, ma il flash Led incorporato compensa abbastanza bene in questo senso. Interessante la modalità  di scatto TimeShift messa a punto dal marchio canadese: permette di effettuare una serie di scatti ravvicinati per selezionare poi immediatamente quello migliore; abbinata al riconoscimento facciale, può essere inoltre utilizzata per scattare una serie di foto a un gruppo di persone e poi comporre una singola immagine selezionando dai vari scatti i singoli volti nella loro migliore espressione. Buone anche le caratteristiche della fotocamera secondaria, da 2 Mpixel e con riprese video a 720p.
L’apparato radio a bordo del BlackBerry Z10 include un modulo Lte a quadrupla banda per connessioni alle reti cellulari di ultima generazione, un apparato Wi-Fi 802.11abgn e le interfacce Bluetooth 4.0 e Nfc. Non manca la consueta gamma di sensori di movimento, posizione e luminosità . Durante le nostre prove il terminale ha esibito ottime doti di ricezione, sicuramente superiori alla media degli smartphone attualmente in commercio; un elemento su cui BlackBerry ha sempre puntato molto e che riconferma come punto di forza. Altrettanto non si può dire dell’autonomia: la batteria da 1.800 mAh porta tranquillamente a fine giornata in caso di utilizzo medio/intenso, ma chi si aspetta l’endurance dei BlackBerry di precedente generazione è destinato a rimanere deluso. Diciamo che lo Z10 si allinea alle prestazioni della maggior parte degli smartphone Android.

Nella pagina seguente: il sistema operativo BlackBerry 10

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