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ChatGPT sta testando la modalità

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ChatGPT sta testando la modalità “Studiare insieme”

Martina Pedretti | 25 Luglio 2025

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ChatGPT testa “Studiare insieme”, una nuova modalità che trasforma l’IA in compagna di studio interattiva: cosa sappiamo finora

ChatGPT sperimenta “Studiare insieme”: l’IA come compagna di studio

Alcuni utenti abbonati a ChatGPT hanno notato una nuova voce misteriosa nel menu a tendina dell’interfaccia: Studiare insieme. Si tratta di una funzionalità sperimentale che, almeno per ora, non è stata annunciata ufficialmente da OpenAI. Tuttavia, i primi segnali suggeriscono un cambio di paradigma: non più un’intelligenza artificiale che fornisce risposte pronte, ma una che stimola il pensiero attivo, come farebbe un vero tutor.

A differenza del normale utilizzo di ChatGPT, in cui l’utente pone una domanda e riceve una risposta immediata, Studiare insieme sembra capovolgere l’interazione. Il chatbot propone domande, incalza, invita a riflettere. L’obiettivo pare essere quello di rafforzare il pensiero critico, rendendo lo studio un processo dialogico piuttosto che passivo.

Per ora si tratta solo di test e ipotesi. OpenAI non ha fornito alcun dettaglio ufficiale. Anzi, lo stesso ChatGPT, interpellato in merito, ha risposto con cautela: “OpenAI non ha annunciato ufficialmente quando o se Study Together sarà disponibile per tutti gli utenti o se richiederà un abbonamento ChatGPT Plus”.

Nonostante la mancanza di conferme, già si discute sul possibile futuro di questa modalità. Alcuni utenti ipotizzano che Study Together possa evolversi in una vera e propria funzione collaborativa, dove più persone condividono una chat per studiare insieme, trasformando ChatGPT in un gruppo di studio virtuale.

Questa sperimentazione arriva in un momento in cui l’uso dell’intelligenza artificiale in ambito educativo è sempre più centrale — e controverso. Da un lato, docenti e studenti utilizzano ChatGPT per pianificare lezioni, comprendere concetti complessi o anche, meno lecitamente, per scrivere interi compiti. Dall’altro, molti educatori temono che la dipendenza da strumenti AI possa compromettere la formazione di competenze fondamentali.

Eppure, Study Together sembra indicare una direzione diversa: non una scorciatoia all’apprendimento, ma un ambiente in cui l’AI supporta e stimola l’autonomia dello studente. Se confermata e perfezionata, questa funzionalità potrebbe segnare un passaggio cruciale nel rapporto tra educazione e intelligenza artificiale.

Resta da vedere se sarà integrata pienamente nella piattaforma o rimarrà un semplice esperimento.