Meta estende l’impiego del Face ID per contrastare le truffe “Celeb-Bait”
Meta sta rafforzando il suo impegno contro le truffe online che sfruttano il volto e il nome delle celebrità. L’azienda ha annunciato l’espansione dell’uso del riconoscimento facciale per identificare e bloccare campagne ingannevoli che utilizzano immagini di personaggi famosi per attrarre e truffare gli utenti.
Negli ultimi mesi il colosso tech ha testato questa funzione su un gruppo ristretto di celebrità nel Regno Unito e nell’Unione Europea, con risultati incoraggianti. Ora, la stessa tecnologia verrà estesa a un numero maggiore di personaggi pubblici, includendo anche la Corea del Sud, con l’obiettivo di proteggere un bacino sempre più ampio di utenti.
Secondo i dati diffusi dall’azienda, da quando il sistema è stato introdotto le segnalazioni di truffe basate sul cosiddetto celeb-bait sono calate del 22%. Non solo: i sistemi di rilevamento automatizzati sono riusciti a individuare e rimuovere un numero doppio di annunci fraudolenti rispetto al passato, portando la protezione a quasi mezzo milione di personaggi noti.
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Il meccanismo è semplice: quando un volto compare in un’inserzione sospetta, i sistemi di Meta lo confrontano con un archivio di immagini ufficiali di celebrità e personaggi pubblici. Se appare una corrispondenza, l’azienda verifica che la promozione sia effettivamente autorizzata dall’interessato, bloccando in caso contrario la pubblicità fraudolenta.
Tuttavia, l’adozione di strumenti basati sul riconoscimento facciale non è priva di criticità. La storia di Meta in questo campo è complessa. Nel 2021, l’azienda aveva disattivato il riconoscimento automatico dei volti su Facebook dopo una serie di polemiche e cause legali. Queste sono poi culminate con risarcimenti miliardari per violazioni legate all’uso improprio dei dati biometrici.
Il dibattito sulla privacy resta acceso. L’uso di tecnologie simili, in altri contesti e Paesi, ha alimentato timori di sorveglianza di massa e discriminazioni. Per questo, Meta sottolinea che l’attuale implementazione è limitata e mirata. L’obiettivo è preciso: proteggere celebrità e utenti da un tipo specifico di truffa digitale sempre più diffusa.
Al momento, il programma riguarda solo tre aree geografiche. Tuttavia è probabile che nei prossimi mesi arrivi anche su Instagram e poi in altri mercati. L’azienda sembra procedere con prudenza, consapevole delle perplessità legate al tema, ma convinta che questa tecnologia possa rappresentare un valido alleato nella lotta contro i raggiri online.