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Software

Google Cloud Print: la stampa passa sul web

Redazione | 19 Aprile 2010

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Il servizio annunciato oggi da Google, ma non ancora effettivamente disponibile, è la quadratura del cerchio del cloud computing: come […]

cloud print defIl servizio annunciato oggi da Google, ma non ancora effettivamente disponibile, è la quadratura del cerchio del cloud computing: come stampare i documenti archiviati nel web senza l’ausilio di un Pc, magari collegandosi da un telefono mobile.
Fino a oggi le applicazioni di cloud computing sullo stile delle Google Apps, avevano un unico neo: se si doveva stampare un documento occorreva avere installati i driver di stampa sul PC o notebook; un controsenso per la filosofia del cloud computing che si basa sull’ubiquità  dell’accesso ai dati. Nè è pensabile poter scaricare su ogni dispositivo di accesso a Internet i relativi driver di stampa.
Per questo Google ha sviluppato il progetto Cloud Print, di cui oggi rende pubblico il codice e la documentazione con la speranza di coinvolgere l’industria IT nello sviluppo di quelle che Google chiama “stampanti on the cloud”. Lo scopo è costruire all’interno del sistema operativo Chrome degli strumenti che abilitino qualsiasi applicazione ( desktop, web e mobile) residente su qualsiasi dispositivo a stampare file su ogni modello di  stampante. Il progetto  prevede che siano le applicazioni che usiamo in the cloud a inviare le richieste di stampa a Google Cloud Print che a sua volta le indirizza alla stampante prescelta. Gli utenti dovranno associare al loro acccount Google le stampanti che intendono utilizzare, e queste ultime verranno gestite allo stesso modo dei documenti di Google Docs: ovvero potranno essere condivise con altri utenti, senza più costose installazioni di rete.
Google sta sviluppando anche un’interfaccia utente web tramite cui si potrà  selezionare non solo il modello di stampante ma anche le preferenze e opzioni di stampa.
Come comunicheranno le stampanti con Google Cloud Print? La risposta –spiega Google sul blog — varia a seconda che si tratti di una stampante con il supporto nativo ai servizi in the cloud o una stampante tradizionale. Le prime non esistono ancora sul mercato: le stampanti di rete che tutti utilizziamo sono in grado dicollegarsi al web, ma non di comunicare con un servizio web di stampa per dargli istruzioni. E lo scopo dell’annuncio odierno di Google è proprio quello di attivare le terze parti affinché sviluppino protocolli aperti di comunicazione con i servizi web. Anche le stampanti tradizionali saranno abilitate a Google Cloud Print tramite l’uso di un proxy che sarà  presto integrato nella versione Windows di Chrome OS e successivamente in quella per Mac e Linux.