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Vi siete accorti che…

Giorgio Panzeri | 28 Maggio 2013

di Michele Braga Avete fatto caso a come l’attesa per nuove Cpu sia molto più tiepida rispetto a qualche anno […]

di Michele Braga

APE-cpuAvete fatto caso a come l’attesa per nuove Cpu sia molto più tiepida rispetto a qualche anno fa e come sia più lento anche il ritmo degli annunci? Tutta colpa della crisi? Dire di sì, sarebbe come ammettere di essere ciechi davanti alla realtà . È innegabile che la contrazione delle vendite dei Pc sia un elemento da considerare con attenzione, ma in realtà  anche questo calo è un segnale di qualcosa più nascosto.

Per anni all’acquisto di un processore più potente sono corrisposti incrementi percepibili delle prestazioni e la possibilità  di sviluppare applicazioni capaci di risolvere problemi complessi in tempi sempre minori, così come la possibilità  di fruire di contenuti multimediali più ricchi e definiti. In questa corsa evolutiva le architetture delle Cpu sono progredite a una velocità  tale da determinare un surplus di potenza rispetto alle reali esigenze dell’utente comune. Il passare degli anni non ha cambiato in modo radicale quello che tutti i giorni facciamo con il Pc di casa. A questo aggiungiamo il fatto che l’avvento dell’elaborazione sulle Gpu e nel cloud ha progressivamente spogliato la Cpu da gran parte dei compiti per i quali la potenza di calcolo era un fattore chiave: per guardare un video in Full Hd ci pensa il circuito di decodifica hardware che libera risorse sulla Cpu; per elaborare un video ci pensa la scheda grafica grazie a migliaia di piccoli core che operano in parallelo; per la grafica 3D c’è, ancora una volta, la scheda grafica che elabora quasi tutto, dalle geometrie all’immagine finale. Insomma, nella maggior parte dei casi alla Cpu resta ben poco da fare, almeno fintanto che restiamo tra le mura di casa; ben diverso è il mondo delle workstation e del calcolo scientifico. Una conferma a quanto detto arriva anche osservando l’evoluzione delle ultime generazioni di processori Intel: anno dopo anno la superficie del silicio dedicata alle componente Cpu è rimasta pressoché invariata, mentre continua a crescere quella Gpu. Haswell, la nuova architettura Intel pronta al debutto, non fa eccezione e sarà  caratterizzata da un comparto grafico più potente di quello precedente. Haswell venderà  in ogni caso milioni di pezzi che andranno a sostituire le Cpu di vecchissima generazione ancora in circolazione, ma sarà  al tempo stesso un altro passo verso la saturazione di un mercato che propone più di quello che serve, almeno fino a quando non torneremo ad avere sete di potenza di calcolo. Anche in quest’ottica deve essere letto il calo di vendite dei Pc nel settore consumer: consigliereste mai a un amico di sostituire o aggiornare il Pc di casa per ottenere un incremento di prestazioni quando il vecchio sistema è già  sovradimensionato per le sue esigenze?