Cosa fareste con 18,4 miliardi di dollari sul conto corrente? Pensateci e poi spedite le vostre idee a Steve Jobs, che in questo momento rischia una tirata di orecchie da parte degli azionisti (a meno di qualche colpo di scena a cui per altro il personaggio ci ha abituato).
Sul bilancio di Apple questa cifra è quella che tecnicamente viene definita cash position, ovvero denaro, titoli di stato a breve termine e certificati di deposito. Spiccioli, argent de poche per una società del calibro di Apple.
Solo nell’ultimo trimestre fiscale questo valore si è incrementato di 3,1 miliardi di dollari. Noccioline.
Se da un lato è segno di buona salute, dall’altro l’eccessiva liquidità , parcheggiata in strumenti di investimento poco efficienti, non viene remunerata come dovrebbe, da cui la perplessità di alcuni analisti.
È facile fare ipotesi a ruota libera su cosa potrebbe fare Apple dell’ingente disponibilità di cassa: dalle acquisizioni di altre società o di nuove tecnologie allo sviluppo di nuovi prodotti. Ci sembra però difficile immaginare acquisizioni ostili (alla Microsoft/Yahoo) venire dalla leadership di Jobs e dallo stile di Apple, mentre un incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo sarebbe ben visto dagli azionisti.
Nel 2007 Apple ha investito solo il 3,26 per cento del proprio fatturato in ricerca e sviluppo contro il 13,93 dell’investimento di Microsoft nello stesso periodo.
La domanda a cui è più difficile rispondere è quale direzione prenderà Apple? Questi dati finanziari sono indizi dai quali prevedere nuove insospettabili avventure per il team di Jobs, o stanno aspettando le vostre mail con buoni consigli di investimento?
18 miliardi di dollari per Apple
Non si tratta di un’acquisizione ma della liquidità che ha in cassa la società di Jobs. Spiccioli in cerca di una migliore destinazione.