Si tratta della prima concorrente dell’innovativa Panasonic G1.
Anche in questo caso, infatti, il produttore parla di fotocamera ibrida, ovvero di un apparecchio che va a collocarsi a metà strada tra il mondo delle compatte e quello delle reflex. Il concetto che sta alla base di questi nuovi modelli è lo stesso che ha determinato la nascita della Panasonic G1: nel cuore della fotocamera troviamo infatti un’unità sensibile APS-C di classe D-slr, mentre il mirino elettronico sostituisce quello ottico e pertanto vengono eliminati sia lo specchio reflex che il pentaprisma. Questo ha permesso la drastica riduzione (60%) della distanza che separa la flangia della baionetta porta ottiche (naturalmente intercambiabili) ed il piano sensore.
Il mix di queste caratteristiche dovrebbe generare un apparecchio dagli ingombri simili a quelli di una bridge camera, ma in grado di intercambiare le lenti e di restituire una qualità d’immagine in linea con il segmento D-slr.
Il lancio del primo modello di questa nuova famiglia è previsto per la seconda metà dell’anno in corso