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All’Europa piace il lettore di ebook

Redazione | 24 Aprile 2012

Ebook

Nel 2011 in Europa sono stati venduti circa 4,8 milioni di lettori di ebook,  un numero più che raddoppiato nel […]

Nel 2011 in Europa sono stati venduti circa 4,8 milioni di lettori di ebook,  un numero più che raddoppiato nel giro di un solo anno, e nonostante l’area Emea rappresenti solo il 17% delle vendite mondiali di ebook, IDC stima che i lettori di ebook venduti entro il 21016 nel vecchio continente saranno pari a 24 milioni, con un tasso di crescita annuo del 37%.

Tra i fattori di sviluppo del mercato, IDC individua il continuo calo di prezzi dei dispositivi di lettura, guidato dalla politica commerciale molto aggressiva di Amazon, prima a lanciare il Kindle WiFi a 99 euro nei principali paesi europei. La presenza di un’offerta di titoli in lingua locale  nei Kindle Store (come avviene in Germania, in Francia Spagna e Italia) ha inoltre contribuito a far crescere  il mercato dei contenuti digitali offerti e da qualche tempo Amazon ha concluso accordi di distribuzione locali per rendere disponibili i Kindle anche sugli scaffali dei negozi, oltre che on line.

Oltre ad Amazon, che nel 2011 è stata leader in Europa nella vendita di ereader, altri attori si stanno affacciando su questo mercato, sottolinea IDC: alla fine del 2011 erano in commercio ereader basati su Android con schermo a colori Tft a meno di 60 euro. La tedesca Trekstor, ad esempio, ha ottenuto buoni risultati in Germania grazie a una politica di prezzi bassi e accordi con librerie locali e in generale l’utenza consumer di fascia bassa sembra orientarsi verso una categoria di prodotti a basso costo.

La trasformazione più grande però, sostiene IDC, è sul fronte dell’industria editoriale che si trova a dover soddisfare una continua richiesta di nuovi contenuti digitali e nello stesso tempo deve ripensare completamente il proprio modello di business.

Uno dei problemi più difficili da risolvere è quello del prezzo dei titoli ebook, che viene fissato a monte, dagli editori, vincolando così i vendor a uno schema di mercato dove l’unica libertà  lasciata è quella di applicare uno sconto più o meno grande.

A complicare le cose c’è poi l’Iva al 12% sugli ebook e non al 4% come avviene per le edizione stampate dei libri, un aggravio di costi che si ripercuote sui margini dei venditori e sui costi applicati al consumatore.

Nonostante tutti questi cavilli il mercato degli ereader è destinato a crescere a un tasso annuo del 37% per i prossimi quattro anni e l’Europa occidentale subirà  gli incrementi maggiori: 41% di crescita annua.

I lettori di ebook continueranno a essere un prodotto di uso consumer, ma IDC prevede che se ne diffonderà  l’uso nel mondo della didattica, a mano a mano che i libri di testo saranno resi disponibili in formato digitale. A fare da spartiacque sarà  comunque il prezzo, in discesa, sia per i supporti hardware di lettura sia per i contenuti digitali.