Se già il comparto è alle prese con una serie di difficoltà – con il potenziale stop alle esclusive nonché la pressione sui prezzi data dalle offerte appunto di Spotify – il settore potrà probabilmente beneficiare di novità importanti lanciate da Amazon e Pandora, che avrebbero in serbo proposte low cost (per pochi dollari mensili secondo le indiscrezioni raccolte dal New York Times) dedicati agli utenti che non desiderino formule vincolanti di abbonamento.
Pandora dovrebbe presto mostrare novità nel suo servizio da 5 dollari – andando oltre all’attuale offerta che consente l’ascolto di radio a tema senza intervalli pubblicitari – proponendo entro la fine del 2016 un abbonamento standard al prezzo di 10 dollari mensili, comprensivo di un’offerta più ampia.
Nel caso di Amazon, invece, il nuovo servizio di streaming musicale potrebbe costare 10 dollari mensili – ridotti a 5 per chi possiede uno speaker Echo, realizzato dalla stessa Amazon. La strategia messa in campo dalle due società , che punta a coinvolgere quegli outsider poco interessati a vincolarsi con abbonamenti “ordinari”, potrà rivoluzionare un ambito dal grande potenziale come quello della musica in streaming.