A distanza di alcune settimane dal lancio globale, diamo uno sguardo oggi a una serie di dati che riguardano gli utenti britannici di Amazon Prime Video, i quali sembrano preferire in maniera marcata lo streaming delle serie televisive anziché il download di questi contenuti, attraverso i quali assicurarsi una riproduzione offline.
Queste informazioni sono state rese note dall’analista Gfk, che ha svolto la sua indagine sugli abbonati britannici tra i mesi di aprile 2015 e ottobre 2016, dalla quale è emerso che praticamente quasi tutti gli utenti interpellati siano soliti riprodurre in streaming dei contenuti, mentre la quota di coloro i quali decidono di scaricare gli stessi è pari solo al 10 percento.
Da questo punto di vista, emerge quindi come la semplicità dello streaming vinca sul download del contenuto, sebbene ci siano delle differenze importanti in funzione del device utilizzato. Nel caso di smart tv, computer e tablet, lo streaming prevale in maniera netta sul download, giacché è percepito forse più semplice ed immediato.
Gli utenti di Amazon Prime Video su smartphone, invece, sono più propensi ad effettuare il download dei contenuti di entertainment, addirittura in misura del 66 percento degli utenti intervistati: questo aspetto si spiegherebbe con l’estrema portabilità del device, utilizzato anche in location in cui non sempre si dipone di una connessione di rete adeguata allo streaming.
Bisogna però sottolineare come la fruizione dei contenuti di entertainment attraverso lo smartphone avvenga molto più raramente rispetto agli altri device: dai telefoni smart, infatti, si riproducono in media 2 ore e mezzo di contenuti per settimana, che diventano 3 ore nel caso dei tablet, mentre con le smart tv, gli utenti riproducono circa 4 ore di contenuti per settimana.