Per quanto rimanga un obiettivo ambito da tutti gli operatori dell’entertainment digitale, e in genere per tutte le realtà hi tech, la Cina è anche un mercato molto complesso da gestire: ne sa qualcosa Reed Hastings, che si è già dovuto confrontare con novità ostacoli, rinunciando al momento al lancio di Netflix nel paese asiatico, esattamente com’è successo ora con Amazon Prime Video.
L’azienda di Seattle, in effetti, ha già lanciato il suo servizio di streaming video in 200 paesi, tra i quali non si trova però il colosso asiatico: la Cina è molto promettente per il suo sviluppo tecnologico e la crescita del mercato, grazie anche all’incredibile numero di consumatori, tuttavia, le normative sono a dir poco un ostacolo per il lancio di prodotti di entertainment estero.
Gli operatori del settore, infatti, necessitano di una particolare licenza, la quale viene concessa dalle autorità centrali e, oltre a ciò, si aggiunge la necessità di essere perfettamente adempienti per quanto riguarda le regole della censura, particolarmente stringenti in questa nazione, che causano dei problemi eccessivi nella “personalizzazione” dell’offerta di entertainment.
Staremo a vedere come evolverà la situazione, considerando come nei prossimi mesi vi sarà un incontro tra rappresentanti nonché autorità cinesi con diversi attori del mondo di Hollywood: ci saranno passi avanti in questo senso? Staremo a vedere…