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AMD presenta l’ammiraglia Radeon HD 5970

Michele Braga | 18 Novembre 2009

Sul fronte dell’architettura di memoria AMD ripropone una soluzione con topologia simile a quanto visto nella precedente generazione: il motore […]

Sul fronte dell’architettura di memoria AMD ripropone una soluzione con topologia simile a quanto visto nella precedente generazione: il motore grafico e i controller di memoria comunicano attraverso un hub; a quest’ultimo sono collegati inoltre il motore di decodifica video, il sistema di visualizzazione e il bus Pci Express. La tecnologia di memoria utilizzata è quella Gddr5 con controller che utilizza un bus ampio 256 bit e che è stato ottimizzato per operare con frequenze di clock molto elevata (5 GHz). Per permettere queste frequenze operative è stato implementata la tecnologia EDC (Error Detection Code) che esegue controlli di tipo Crc (Cyclic Redundancy Check, controllo a ridondanze ciclica) sui dati in trasferimento sul bus della memoria. Inoltre è stato integrato un sistema di monitoraggio della temperatura dei chip di memoria così da evitare che questa possa raggiungere valori critici per la stabilità  e il funzionamento. La tecnica di link retraining applicata alle memorie Gddr5 permette di eseguire la variazione della tensione di alimentazione e della frequenza dei chip di memoria in modo pressoché istantaneo fornendo un ottimo strumenti per il contenimento dei consumi.

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Se le caratteristiche architetturali riflettono quelle di due Radeon HD 5870 fuse in un unico corpo, i parametri operativi di riferimento sono stati mutuati dal Radeon HD 5850. Le frequenze operative del processore grafico e dei 2 Gbyte di memoria Gddr 5 presenti sulla scheda (1 Gbyte per ciascuna Gpu) sono rispettivamente di 725 MHz e di 1.000 MHz.

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AMD ha motivato questa scelta affermando che l’idea di base era di fornire una scheda in grado di non superare il tetto dei 300 watt di consumo in condizioni standard, ma al tempo stesso capace di fornire un ampio margine di overclock per gli utenti più esigenti. Attraverso il pannello di controllo dei driver Catalyst è infatti possibile sbloccare ed agire sui controlli delle frequenze dei processori grafici e della memoria. La presenza del dissipatore da 400 watt è un elemento indispensabile per permettere di fornire il corretto raffreddamento nel momento in cui ci si sposta dalle frequenze di riferimento. Un particolare relativo alla sezione di alimentazione fornisce un’ulteriore indicazione circa la possibilità  di vedere presto sul mercato schede Radeon HD 5970 supercarburate. Nella versione di riferimento l’alimentazione ausiliaria utilizza un connettore Peg da 8 poli e uno da 6 poli; quest’ultimo è però saldato su una piazzola predisposta per un secondo connettore Peg da 8 poli. Ciò significa che i produttori potranno sfruttare due alimentazioni da 8 poli per fornire una maggiore alimentazione alla scheda così da renderne più stabile l’operatività  alle alte frequenze.

A livelli di consumo che orbitano attorno ai 300 watt in fase di pieno carico, il Radeon HD 5970 contrappone uno stato di risparmio energetico efficiente in fase di scarico. Quando la scheda non impegnata il processore grafico secondario viene posto in uno stato di risparmio energetico profondo sufficiente però al risveglio rapido dell’unità  di calcolo. Il processore grafico primario si comporta invece come quelle installate sulle schede grafiche a singola Gpu così che il consumo complessivo dell’intero Radeon HD 5970 scende dai 294 watt dichiarati a soli 42 watt circa.

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