Dopo la cessione della divisione DVT a Broadcom sembra in procinto di avverarsi la tanto vociferata scissione di AMD in due distinte società .
La prima, conservando i debiti dell’azienda attuale, sarà costituita a partire dalle fonderie e dai laboratori di ricerca di questo tipo, localizzati sia negli Stati Uniti sia in Europa.
La seconda azienda, facente capo agli stessi dirigenti attuali, sarà quella che oggi conosciamo come AMD ma senza fonderie di proprietà . A differenza della “sorella” questa società non porterebbe con se parte del debito AMD, ritrovandosi di colpo in ottima salute.
Tutte le informazioni sul progetto dovrebbero essere rese pubbliche entro la fine di questo mese, anche se per il momento non è ancora trapelato nulla di ufficiale.
Per risollevare le sorti della parte “non troppo in salute” sarebbe pronto un grosso finanziamento da parte del gruppo arabo Mubadala Abu Dhabi, già detentore dell’8% di AMD. L’ammontare dello stesso è impressionante: 5 miliardi di dollari, quasi quanto speso da AMD per acquisire ATI nel 2006 (5,4 miliardi).
Per il gruppo si aprirebbero dunque le porte per un importante presenza nel consiglio della nuova società , diversificando ancora di più i propri interessi in giro per il mondo. La Mubadala ha infatti negli ultimi anni acquistato per esempio il 35% di Piaggio Aero, il 5% di Ferrari (!!!), il 20% di Du Telco (la società di telecomunicazioni degli Emirati arabi) e numerose altre società presenti nei campi dell’energia, della medicina e delle infrastrutture.