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AMD R700: fascia bassa, media e alta insieme?

Davide Piumetti | 28 Novembre 2007

La prossima generazione di schede grafiche AMD Radeon sarà  basata sul core R700, ormai in avanzata fase di progettazione. A […]

ATI RadeonLa prossima generazione di schede grafiche AMD Radeon sarà  basata sul core R700, ormai in avanzata fase di progettazione. A differenza di tutti i progetti attuali la nuova generazione dovrebbe essere basata su dei cosiddetti minicore, in pratica delle schede grafiche dalle capacità  limitate ma autosufficienti.

L’utilizzo di questi minicore dovrebbe cambiare radicalmente l’approccio di AMD al mercato, invece di produrre chip diversi per le differenti fascie di prezzo (e con prestazioni conseguenti) il piano sarebbe quello di utilizzare sempre gli stessi minicore per tutte le schede, ma in numero differente a seconda del modello.

Ai meglio informati potrebbe sembrare una cosa usuale, le schede HD 2900 XT utilizzano per esempio 320 unità  di shader, mentre le HD 2600 si fermano a 120. L’idea dei minicore si spinge più in là , nelle schede di fascia più bassa ne sarebbe presente uno solo (magari anche depotenziato), in quelle di fascia media due, in quelle medio/alte tre e per il top di gamma addirittura quattro.

Il collegamento tra i minicore avverrebbe direttamente a livello di silicio, ma ognuno di essi sarebbe comunque in grado di operare autonomamente. In modalità  2D si potrebbero addirittura spegnere dei minicore, in modo da ridurre sensibilmente i consumi energetici, peraltro probabilmente non troppo elevati dato l’utilizzo di un processo produttivo a 45 nm.

Quindi schede grafiche con uno, due, tre o quattro minicore? Beh, servirebbero dei driver adatti a far comunicare più minicore tra di loro… Qualcuno ha detto CrossFireX?

AMD sta infatti puntando molto (sia in termini di risorse sia di tempo) su un approccio a quattro elementi per i prodotti in commercio, il CrossFireX. La nuova modalità  CrossFire permette infatti di collegare fino a quattro schede in parallelo, con parecchie similitudini a quanto necessario per l’approccio di tipo minicore.

Che tutto ciò sia il preludio di una rivoluzione grafica?