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Google Accessibilità: la tecnologia per abbattere le barriere

Michele Braga | 6 Novembre 2020

Accessibilità Android Google Smartphone

Google Accessibilità: gli strumenti tecnologici che permettono di abbattere le barriere della disabilità con l’aiuto dello smartphone.

Più di un miliardo di persone al mondo è portatore di un qualche tipo di disabilità temporanea o permanente. Tali disabilità riducono la capacità di interazione con l’ambiente e le persone, limitando l’autonomia e l’indipendenza stessa dell’individuo. Quello delle barriere – architettoniche, digitali o di qualsiasi altra natura – è un tema caldo che troppo spesso finisce fuori dall’orizzonte degli interessi pubblici e privati.

Sundar Pichai, CEO di Google

“La grande promessa della tecnologia è dare a tutti la stessa possibilità di raggiungere i propri obiettivi. Fino a quando ci saranno degli ostacoli per qualcuno, il nostro lavoro non potrà dirsi finito.”

Sundar Pichai, CEO di Google

Google – come altre aziende – lavora da più di un decennio per offrire un aiuto concreto ai portatori di disabilità e di handicap, ma è negli ultimi anni che abbiamo assistito a una rapida evoluzione di app e servizi. Può suonare banale e scontato, ma i due grandi acceleratori di questo processo sono stati lo smartphone e l’utilizzo sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale. Nel caso specifico di Google questi due elementi sono la piattaforma Android e l’Assistente Google.

Google Pixel 4a. Abbiamo utilizzato lo smartphone Google con sistema operativo Android 11 per provare le funzioni del pacchetto Accessibilità. Il risultato è stato molto soddisfacente.
Google Pixel 4a. Abbiamo utilizzato lo smartphone Google con sistema operativo Android 11 per provare le funzioni del pacchetto Accessibilità. Il risultato è stato molto soddisfacente.

Il 2019 è stato l’anno di Diva – sviluppato dall’italiano Lorenzo Caggioni, Software Engineer Accessibility e DIVA DeveloperSottotitoli in tempo reale (Live Caption) e Trascrizione istantanea e notifiche suoni (Live Transcribe).
Nel 2020, all’inizio di ottobre, sono approdati in Italia e con supporto alla lingua italiana i progetti Lookout e Action Block.

Si tratta di un obiettivo ammirevole e ancora più rilevante in questo periodo storico segnato dal Covid-19 e dalle limitazioni imposte per contenere la pandemia. Quest’ultima ha accelerato e in alcuni casi imposto il trasferimento online di un numero cospicuo di servizi e attività che prima svolgevamo in presenza; alcuni esempi sono l’accesso agli uffici comunali, al medico di base per ottenere le ricette per i farmaci, agli sportelli bancari e così via.

La pandemia del Covid-19 ha avuto un imaptto molto duro sulle persone affette da disibilità. Le misure di restrizione hanno limitato le possibilità di assistenza di cui abbisognano.
La pandemia del Covid-19 ha avuto un imaptto molto duro sulle persone affette da disibilità. Le misure di restrizione hanno limitato le possibilità di assistenza di cui abbisognano.

L’impatto è stato duro per tutti, ma in modo particolare per i soggetti non autosufficienti che sono rimasti privi dell’assistenza necessaria a causa delle molte restrizioni. Dove possibile, strumenti come quelli messi a disposizione da Google hanno proprio lo scopo di offrire servizi utili a chi convive con qualche tipo di disabilità.

La tecnologia ha il potere di rendere gli spazi fisici più accessibili e di offrire alle persone con disabilità digitali un migliore accesso alle informazioni. A sua volta, l’accessibilità guida l’innovazione: un problema di accessibilità oggi può portare a un’importante scoperta domani.

Accessibilità

Google ha una divisione apposita che si occupa dell’accessibilità; sotto questo termine poco specifico l’azienda di Mountain View sintetizza la propria filosofia aziendale e gli obiettivi per realizzare servizi e prodotti inclusivi.

All'interno di Google esiste una divisione appositva che si occupa di sviluppare tutti i temi legati all'accessibilità.
All’interno di Google esiste una divisione appositva che si occupa di sviluppare tutti i temi legati all’accessibilità.

Le linee guida della divisione Google Accessibilità possono essere sintetizzati con tre macro obiettivi: il primo è di rendere utilizzabili i prodotti esistenti anche ai portatori di disabilità; il secondo è di creare prodotti pensati per chi ha disabilità. Il terzo è quello di guidare le politiche aziendali perché l’ambiente di lavoro interno sia esso stesso un posto a misura di disabilità e un luogo dove è piacevole lavorare.

Google Campus
Google Campus

Questa approccio crea un filo conduttore che lega ogni parte del processo produttivo: dalla progettazione hardware a quella software per arrivare poi a quella del design.

Google Lookout

Lookout è uno strumento pensato per aiutare le persone con disabilità visive ad essere autonome nelle proprie attività quotidiane. L’app richiede un dispositivo con Android 6.0 o successivo ed è disponibile per le lingue inglese, francese, italiano, spagnolo e tedesco.

Lookout è in grado di descrivere l’ambiente e gli oggetti ma anche di riconosce le etichette degli alimenti o di leggere un documento al vostro posto. Potete scaricare Lookout collegandovi al Play Store di Google.

Google Lookout
Google Lookout

L’app sfrutta la fotocamera dello smartphone, analizza tutto quanto è presente nell’inquadratura, lo elabora grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale e fornisce all’utente una risposta in funzione della modalità operativa scelta. Lookout, infatti, implementa attualmente cinque funzioni: Lettura rapida, Esplorazione, Etichetta nutrizionale, Esegui scansione documento e Valuta.

La componente davvero sfidante di Lookout è stata filtrare le informazioni da trasmettere. Nelle sue prime versioni, infatti, l’app diceva troppe cose. È stato quindi necessario calibrare con precisione quanto dovesse parlare e con che frequenza

Lorenzo Caggioni, software engineer accessibility e DIVA developer

Modalità Lettura rapida

Per impostazione predefinita, Lookout opera in modalità Lettura rapida. In questa modalità lo smartphone tenta di identificare qualunque testo presente nell’inquadratura della fotocamera e ne legge il contenuto.

È necessaria un po’ di pratica per imparare a posizionare oggetto e smartphone alla giusta distanza per ottenere i risultati migliori; consigliamo quando possibile di isolare il più possibile il soggetto in modo da ridurre le interferenze esterne. L’app non è in grado di distinguere la sequenza logica di più porzioni di testo presenti nell’immagine e la lettura potrebbe risultare di difficile comprensione.

Modalità Esplorazione (beta)

Nella modalità esplorazione, l’app Lookout fornisce una descrizione vocale dell’ambiente circostante e degli oggetti presenti. Gli oggetti vengono riconosciuti grazie a modelli di intelligenza artificiale allenati proprio nel riconoscere le forme di oggetti e strumenti di vario tipo.

La modalità Esplorazione dell’app Lookout è ancora in versione beta e in alcuni casi il riconoscimento degli oggetti potrebbe essere poco preciso o non corretto.

Modalità Etichetta prodotti alimentari (beta)

A casa o al supermercato, l’app Lookout in modalità Etichetta prodotti alimentari è in grado di scansionare i codici a barre o di riconoscere il lato anteriore di un prodotto confezionato. In questo modo l’app fornisce la descrizione precisa del prodotto senza errori dovuti alla lettura del testo – spesso troppo e troppo piccolo – stampato sulla confezione.

Google Lookout in modalità Etichetta prodotti alimentari
Google Lookout in modalità Etichetta prodotti alimentari

Questa modalità disponibile anche in Italia – sebbene ancora in fase di beta – funziona piuttosto bene e risulta particolarmente utile con prodotti che hanno forme molto simili e che potrebbero essere difficili da distinguere per chi ha un qualche disabilità visiva. Prendete ad esempio due confezioni di spaghetti che differiscono per la misura dello spaghetto oppure due confezioni di tonno dove una è al naturale e l’altra con olio d’oliva.

La prima volta che si seleziona la modalità Etichetta prodotti alimentari è necessario scaricare dati aggiuntivi. Questi dati aggiuntivi (nella nostra prova 250 Mbyte) altro non sono che un database dei codici a barre e del rispettivo prodotto collegato. Questo database locale permette una lettura più rapida delle etichette e l’utilizzo della funzione anche in assenza di connessione Internet.

Modalità Esegui scansione documento

La modalità Esegui scansione documento permette di utilizzare l’app Lookout per leggere intere pagine di testo. L’app fornisce indicazioni per posizionare in modo corretto il documento nell’inquadratura della fotocamere così da ottenere una scansione di qualità del documento. Una volta eseguita la scansione l’app procede alla lettura del documento.

Questa modalità risulta molto utile per leggere documenti o avvisi ricevuti per posta, avvisi affissi presso l’abitazione o nelle bacheche cittadine. Ancora, questa modalità permette di leggere in modo completo un documento o un contratto prima di apporre la propria firma.

Oltre alla scansione dal vivo è possibile scattare una fotografia e leggere in qualsiasi momento il testo presente all’interno dell’immagine. Google suggerisce di utilizzare questa modalità quando la lettura dal vivo di un testo sembra essere difficoltosa o poco precisa.

Modalità Valuta

La modalità Valuta di Lookout permette di identificare le banconote e quindi di contare in modo corretto i soldi. Al momento questa modalità funziona solo con i dollari statunitensi e quindi non è utilizzabile con la valuta in euro.

Questa funzione dovrebbe poter essere estesa in tempi rapidi alla maggior parte delle valute mondiali. Al momento non è attivo il riconoscimento delle monete.

Le capacità di riconoscimento di Google Lookout sono in continua evoluzione, così come il numero di oggetti che l’app è in grado di identificare. I miglioramenti sono sviluppati internamente da Google senza l’utilizzo di immagini e dati degli utenti.

Trascrizione Istantanea e notifiche di suoni

Trascrizione istantanea e Notifiche di suoni è un’applicazione speech-to-text in tempo reale pensata per chi ha problemi di udito. L’app può essere utilizzata sui dispositivi Android per rilevare suoni e parole pronunciate da persone nelle vicinanze e per trasformarli in testo leggibile sullo schermo dello smartphone.

Google Trascrizione istantanea e notifiche di suoni
Google Trascrizione istantanea e notifiche di suoni

L’app Trascrizione istantanea e notifiche suoni è già installata sui dispositivi Pixel e su specifici smartphone Android. Qualora non fosse presente sul vostro smartphone potete scaricare Trascrizione istantanea e notifiche suoni collegandovi al Play Store di Google. Quello che vi serve è uno smartphone con Android 5.0 o superiore.

Google Trascrizione istantanea e notifiche di suoni può essere personalizzato dal pannello delle impostazioni all'interno della scheda Accessibilità.
Google Trascrizione istantanea e notifiche di suoni può essere personalizzato dal pannello delle impostazioni all’interno della scheda Accessibilità.

L’app esiste dal 2019, ma quest’anno si è arricchita di qualche novità. La prima è la possibilità di attivare una notifica con vibrazione quando il microfono dello smartphone intercetta il nome dell’utente. C’è poi la possibilità di aggiungere nomi o termini personalizzati in modo che l’app sia più precisa nel riconoscimento delle parole.

L’app mantiene una cronologia delle trascrizioni e permette di effettua ricerche in quelle attualmente archiviate sullo smartphone. Il salvataggio permanente delle trascrizioni deve essere attivato manualmente dall’utente; in caso contrario ogni trascrizione rimane sul dispositivo per un massimo di tre giorni prima di essere cancellata in modo definitivo.

L’app Trascrizione istantanea è già installata sui dispositivi Google Pixel e su alcuni modelli specifici di smartphone con sistema operativo Android.

Amplificatore

La funzione dell’app Amplificatore è piuttosto intuitiva: una volta attivata, l’app amplifica i suoni intercettati dal microfono dello smartphone in modo da aiutare chi ha problemi di udito.

Google Amplificatore
Google Amplificatore

L’app Amplificatore è già installata sui dispositivi Pixel 3, 3a, 4, 4a e 5. Se possedete uno smartphone differente ma con sistema operativo Android potete scaricare Amplificatore collegandovi al Play Store di Google.

L'app Amplificatore permette di amplificare i suono circostanti oppure quelli in riproduzione dallo smartphone.
L’app Amplificatore permette di amplificare i suono circostanti oppure quelli in riproduzione dallo smartphone.

L’app Amplificatore permette di amplificare i suono circostanti oppure quelli in riproduzione dallo smartphone. L’utente può regolare il livello di amplificazione e l’equalizzazione del suono, così come attivare un algoritmo per ridurre i rumori di sottofondo; quest’ultima funzione mette in risalto il soggetto da amplificare abbattendo il rumore di sottofondo che se amplificato disturberebbe molto l’ascolto.

L’app funzione anche accoppiando cuffie e auricolari Bluetooth allo smartphone oltre che cuffie a filo, così da poter lasciare quest’ultimo vicino alla fonte sonora e poter ascoltare in modo comodo l’audio. Questa modalità è di particolare aiuto quando ci si trova in ambienti con più persone e in situazioni dove è necessario amplificare la sorgente sonora senza disturbare l’ascolto delle altre persone.

Esempi sono quelli delle lezioni in classe, mentre si ascolta la televisione a casa o si partecipa alla proiezione di un film; altri esempi possono essere l’ascolto di una guida all’interno di un museo o più semplicemente mentre si parla con i propri familiari a casa.

Action Blocks

Action Blocks affonda le proprie radici nell’idea del progetto DIVA ed è pensato per chi ha disabilità cognitive o in generale per tutti coloro che faticano a ricordare i passaggi per compiere azioni specifiche con lo smartphone.

Action Blocks è uno strumento per aiutare chi ha disabilità cognitive e chi fatica a ricordare i passaggi per compiere azioni specifiche con lo smartphone.
Action Blocks è uno strumento per aiutare chi ha disabilità cognitive e chi fatica a ricordare i passaggi per compiere azioni specifiche con lo smartphone.

L’app permette di creare degli oggetti sulla schermata Home dello smartphone; questi oggetti assomigliano visivamente ai widget ma nascondono sequenze di azioni che permettono di raggiungere un obiettivo specifico.

Google Action Blocks permette di creare scorciatoie a funzioni specifiche dello smartphone o a sequenze di azioni.
Google Action Blocks permette di creare scorciatoie a funzioni specifiche dello smartphone o a sequenze di azioni.

Supponiamo che vogliate ascoltare della musica con il vostro smartphone. Le azioni da intraprendere consistono nello sbloccare lo smartphone, avviare l’app specifica di riproduzione musica, selezionare una playlist o un brano specifico e quindi avviare la riproduzione. Action Blocks permette di registrare questa sequenza – una sorta di funzione macro – all’interno di un singolo oggetto.

L’elenco delle azioni che è possibile eseguire è esattamente quello di cui dispone l’Assistente Google.

Google Action Blocks mette a disposizione dell'utente le medesime azioni disponibili attraverso l'Assistente Google.
Google Action Blocks mette a disposizione dell’utente le medesime azioni disponibili attraverso l’Assistente Google.

L’app Action Blocks può essere installata su tutti i dispositivi equipaggiati con sistema operativo Android 5.0 o successivo; l’app è disponibile nelle lingue inglese, francese, italiano, spagnolo, tedesco e giapponese.

Potete scaricare Action Blocks sul vostro smartphone Android collegandovi al Play Store di Google cominciare a creare da subito le scorciatoie per voi o per persone con disabilità a voi care. Oltre alla possibilità di creare scorciatoie, l’app Action Blocks ha la possibilità di interagire con pulsanti hardware esterni come già faceva il progetto DIVA.

Lorenzo e Giovanni Caggioni

La più grande è stata senz’altro capire come offrire la giusta user experience a entrambe le categorie a cui l’app è rivolta: da un lato quella dei caregiver, che configurano i blocchi, dall’altro quella degli utenti finali, che li utilizzano.

Lorenzo Caggioni, software engineer accessibility e DIVA developer