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Huawei vs Samsung: violati 12 brevetti?

Davide Micheli | 17 Giugno 2016

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L’azienda cinese ha deciso di portare in tribunale la concorrente sudcoreana, citando quest’ultima per la presunta violazione di 12 brevetti.

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Vi ricordate i bei vecchi tempi – che non risalgono a molti anni fa – durante i quali Apple e Samsung erano costantemente sotto i riflettori della stampa per le loro continue azioni legali volte ad ostacolarsi? Stavolta, però, a citare in giudizio il colosso sudcoreano non è la controparte di Cupertino, bensì, l’azienda cinese Huawei, che lamenta – da parte di Samsung – la presunta violazione di 12 brevetti detenuti dall’azienda di Ren Zhengfei.

Huawei ha depositato la sua azione legale in Cina, sostenendo che l’azienda sudcoreana avrebbe infranto 8 brevetti relativi alla tecnologia per i cellulari, ai quali se ne aggiungerebbero altri 4 che riguardano invece le connessioni: in modo particolare, l’azienda cinese sottolinea come Samsung avrebbe usato illegamente la tecnologia di rete di quarta generazione (4G LTE) nei suoi device sin dal lancio del suo Galaxy S2.

Secondo Ding Jianxing della Huawei, il colosso sudcoreano – e le aziende facenti parte della sua galassia – avrebbero ottenuto profitti miliardari in dollari, commercializzando prodotti che facevano uso della tecnologia sviluppata da Huawei, senza però pagare le licenze del caso. Dalla parte convenuta, invece, si limitano ad indicare che sono in corso valutazioni per capire come difendere gli interessi della stessa Samsung.

Lo scenario è sicuramente inedito, considerando come mai prima d’ora, un’azienda cinese, aveva intrapreso un’azione civile contro un big player del settore tecnologico. D’altro canto, non si può comunque dimenticare di sottolineare come anche l’azienda cinese abbia investito somme importanti nella ricerca nel corso del 2015: Huawei ha speso infatti 9.2 miliardi di dollari in questo ambito, contro i 12.5 della concorrente sudcoreana.

Per quanto ci sia un gap tra gli investimenti dei due player, risulta evidente come – da parte cinese – gli sforzi per arrivare a sviluppare (e detenere) nuovi brevetti si siano moltiplicati in maniera importante, con risultati sicuramente importanti, se si considera che – secondo il Wall Street Journal – anche un big player come Apple abbia pagato le licenze per l’uso di alcuni brevetti della stessa Huawei.