Già da qualche anno, Apple ha lavorato allo sviluppo di strutture aziendali contraddistinte da una maggiore sostenibilità , andando anche ad investire in infrastrutture per la produzione di energia solare, costruendo una vera e propria solar farm nello stato della California: dopo aver acquistato un’area di più di 2.900 acri all’interno della contea di Monterey, Cupertino si è dotata di una capacità di produzione pari a 130 megawatt.
L’azienda di Tim Cook, quindi, per il tramite della sua controllata Apple Energy LLC, ha richiesto – ed ottenuto – dalla commissione federale dell’energia, il permesso per vendere all’ingrosso l’energia elettrica prodotta sia nella solar farm presente in California sia quella ottenuta in Arizona (dove ci sono impianti da 50 Megawatt) e in Nevada, dove Apple ha un’infrastruttura che le consente di aggiungere altri 19,9 megawatt.
Cupertino ha quindi pensato di far fruttare al meglio i suoi investimenti in energia pulita, andando a vendere la produzione in eccedenza, ottenendo in questo senso una sorta di compensazione per quanto riguarda i costi di esercizio delle infrastrutture, con il risultato che Apple potrà piazzare sul mercato dei fornitori elettrici la sua energia sostenibile non usata per le sedi aziendali e i data center.
Apple Energy LLC è stata costituita durante il mese di maggio 2016, ed ha la sua sede nella famosa giurisdizione offshore USA (ormai sotto pressione a livello internazionale) del Delaware: questa nuova controllata va a coronare gli sforzi compiuti da Cupertino nel mondo dell’energia sostenibile, considerando come il 93 percento dell’energia usata dalla società di Tim Cook (in tutte le sue attività ) è di tipo rinnovabile.