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Apple non ha ricevuto aiuti fiscali in Irlanda

Luca Colantuoni | 16 Luglio 2020

Apple

La Corte Generale dell’Unione Europea ha sancito che Apple non ha ricevuto nessun trattamento fiscale di favore dal governo irlandese.

La Corte Generale dell’Unione Europea ha annullato la decisione della Commissione Europea sui due “tax ruling” concessi dall’Irlanda ad Apple nel 1991 e nel 2007. L’azienda di Cupertino non dovrà quindi restituire i 13 miliardi di euro risparmiati grazie al regime fiscale di Dublino.

La Commissione Europea aveva determinato che gli accordi tra il governo irlandese ed Apple rappresentavano un aiuto di stato. Secondo Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza, Apple ha ricevuto un vantaggio fiscale rispetto alle aziende che hanno sedi in altri paesi europei. Il governo irlandese aveva presentato ricorso contro la decisione e ora la Corte Generale gli ha dato ragione.

Secondo i giudici, la Commissione Europea non è stata in grado di dimostrare che l’accordo tra Apple e le autorità irlandesi rappresenti “un vantaggio economico selettivo” e quindi un aiuto di stato. La Commissione avrebbe dovuto dimostrare che le entrate derivanti dalle attività al di fuori del Nord e Sud America erano da attribuire alle filiali irlandesi (Apple Sales International e Apple Operations Europe). Inoltre, la Commissione non ha fornito prove dell’esistenza di errori metodologici nei due tax ruling che avrebbero portato ad una riduzione dei profitti tassabili in Irlanda.

Il Dipartimento delle Finanze irlandese ha ovviamente accolto favorevolmente la decisione dei giudici, affermando che non c’è stato nessun trattamento speciale nei confronti di Apple, in quanto l’azienda ha versato tutte le tasse previste dalle leggi vigenti.

La Commissione ha ora due mesi e 10 giorni per presentare appello alla Corte di Giustizia Europea. Margrethe Vestager ha dichiarato che verrà studiata attentamente la sentenza per decidere i prossimi passi, rimarcando che le filiali irlandesi di Apple hanno ottenuto profitti per 16 miliardi di euro nel 2011, ma sono stati tassati solo 50 milioni di euro.