Torniamo a parlare di Apple e di tribunali, un binomio che per parecchi anni si è sentito ripetere a dismisura: questa volta, però, non è la società di Tim Cook ad essere attrice, giacché l’azienda di Cupertino è stata invece citata in giudizio da una società francese, Nexendi, la quale le rimprovera di non essersi impegnato a sufficienza nell’implementazione di HTML 5 su Safari per iOS.
La software house transalpina, infatti, ritiene che Apple non abbia introdotto gli ultimi standard web e HTML5 all’interno dell’ecosistema mobile di iOS, essendo avvenuta solo in modo parziale l’implementazione degli stessi e, ancora, Nexendi domanda che Cupertino acconsenta all’arrivo su App Store di browser web che non ricorrano all’utilizzo del WebKit della stessa Apple.
L’azienda francese, a proposito di quest’ultimo aspetto censurato, sottolinea come questa policy non sia accettabile, facendo un paragone con il mondo della grande distribuzione, affermando che “è come se Carrefour non consentisse la vendita di alcuni legumi in scatola consentendo la sola vendita di quelli creati con semi Carrefour”.
Staremo a vedere quali sviluppi conoscerà questa vicenda che prenderà il via il prossimo 4 febbraio 2017 in Francia, dove – secondo Nexendi – le normative vigenti potrebbero proibire un approccio come quello scelto da Apple…