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AT& T compra T-Mobile Usa e dà  una spinta all’LTE

Redazione | 21 Marzo 2011

Annunciata ieri un’operazione per un valore di 39 miliardi di dollari. Grazie all’acquisizione della divisione americana di T-Mobile, l’operatore mobile […]

Annunciata ieri un’operazione per un valore di 39 miliardi di dollari. Grazie all’acquisizione della divisione americana di T-Mobile, l’operatore mobile che fa capo a Deutsche Telecom, AT&T risolverà  il problema del progressivo esaurimento dello spettro wireless e del sovraffollamento delle reti dati mobili dando un significativo sviluppo alla rete di quarta generazione LTE. Quest’ultimo è lo standard supportato anche dalla Federal Communication Commission e indicato dal Presidente Obama come una delle tecnologie di punta nel  piano di sviluppo che prevede la copertura wireless di tutto il Paese a breve termine con le reti in larga banda di nuova generazione.

I piani di AT&T, grazie all’acquisizione di T-Mobile USA, prevedono di raggiungere con l’LTE  oltre 294 milioni di persone, con una copertura totale degli Stati Uniti del 95% del territorio, incluse le aree rurali e i piccoli centri. L’accordo in particolare consente ad AT&T di estendere la copertura dell’LTE a un aggiuntivo 46,5 milioni di cittadini americani, recuperando anche il ritardo accumulato proprio sullo sviluppo delle reti 4G; fin da subito AT&T beneficerà  della disponibilità  di spettro addizionale e potrà  disporre di un numero di siti per la rete mobile, che senza l’accordo con T-Mobile USA, avrebbe impiegato almeno cinque anni a costruire.
Grazie alla combinazione delle due reti aumenterà  anche la densità  di penetrazione dei servizi di rete AT&T  in alcune zone anche del 30% , e non si renderà  più necessario costruire nuovi torri di cellulari. Entrambe le compagnie infatti si basano sulle tecnologie GSM e UMTS, ed entrambe erano pronte ai nuovi investimenti sulle infrastrutture di quarta generazione, ma nessuna delle due ce l’avrebbe fatta da sola a sviluppare una rete LTE. Per AT&T in particolare l’acquisizione di T-Mobile USA è una boccata di ossigeno: la società  che ha guidato lo sviluppo di prodotti come iPhone e più di recente e-book e tablet PC veva estremamente bisogno di ottenere spettro aggiuntivo prima che una nuova asta scateni la corsa tra i competitor. Qualche mese fa AT&T era stata criticata proprio per la scarsa qualità  dei servizi di rete e il sovraffollamento delle reti wireless. Considerato che il traffico dati sulle reti mobili negli Stati Uniti è cresciuto dell’8000% negli ultimi quattro anni e che per il 2015 si prevede una dimensione di otto dieci volte il traffico odierno, si capisce l’importanza strategica dell’accordo.
Per gli utenti a parte la maggiore copertura del segnale, ci sarà  anche un miglioramento nella qualità  del segnale voce e una capillarità  dei servizi anche nelle zone rurali.
Dalla vendita di T-Mobile USA Deutsche Telecom ricava una quota di proprietà  in At&T stimata intorno all’8% oltre a un posto nel consiglio di amministrazione del gruppo americano.
Dal punto di vista industriale l’unione delle due compagnie telefoniche porterà  sinergie sia sul fronte della penetrazione delle rispettive reti mobili sugli utenti, sia sul fronte dei ricavi medi per utente e sul risparmio derivante da policies comuni di gestione degli abbonati. T-Mobile USA a quanto si legge sul sito del gruppo tedesco, resterà  una società  indipendente e non si fonderà  con AT&T. Anche se insieme le due compagnie diventano il più grande carrier di TLC negli Usa.
Dei 39 miliardi di dollari del prezzo di acquisto 25 saranno pagati in denaro cash e il rimanente in base al valore delle azioni AT&T, con la clausola per quest’ultima di poter far salire il prezzo della parte cash fino a 4,2 miliardi di dollari, con una rispettiva riduzione della componente azionaria da versare, e fino a quando Deutsche Telecom non avrà  ricevuto almeno il 5% della partecipazione azionaria prevista in AT&T. Per il resto il fatturato di AT&T derivante dalle attività  wireless passerà  da 58,5 miliardi a 80 miliardi di dollari, e porterà  la quota di fatturato derivante dai servizi di accesso Internet wireless e su rete fissa a pesare per oltre l’80%.
Se pur soggetta ad approvazione dalle autorità  regolatrici, l’unione delle due compagnie rappresenta una svolta per le tlc americane: il gruppo Deutsche Telecom ha nel mondo circa 129 milioni di abbonati alle reti mobili e T-Mobile USA da sola ne conta 33,7 milioni. AT&T a sua volta ha un parco abbonati ai servizi wireless di 95 milioni e insieme le due compagnie conterebbero il42% degli abbonati wireless negli Stati Uniti.