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Australia: ecco le stampanti 3d da usare in sala operatoria

Davide Micheli | 29 Novembre 2016

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Dall’australiana Queensland University of Technology di Brisbane ci giunge la notizia dell’apertura di uno speciale centro in cui le stampanti 3D verranno utilizzate in sala operatoria per ricostruire ossa, cartilagini e tessuti.

Dalla Queensland University of Technology di Brisbane, Australia, ci giunge la notizia di un’interessante sperimentazione che sta per prendere il via: presso il nosocomio Herston Health Precinct, infatti, verrà  aperta una struttura denominata Biofabrication, dove in sostanza ingegneri, medici e ricercatori lavoreranno insieme per introdurre le stampanti 3D in sala operatoria.

Attraverso l’uso di questi apparecchi, infatti, si mira alla produzione di ossa, cartilagine o di tessuti che siano stati danneggiati, con lo scopo appunto di supportare l’attività  dei medici: a questo proposito, non è ancora possibile prevedere se tra breve tempo diventeranno possibili trapianti di organi artificiali, ma di sicuro, operazioni più comuni potranno approfittare delle stampanti 3D.

Grazie a questa soluzione, sarà  possibile evitare di usare i metalli per le protesi, che spesso portano problemi (come per esempio infezioni): quali risultati riusciranno a raggiungere con questa sperimentazione in Australia? Non mancheremo di informarvi sugli sviluppi.