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BackBlaze B2: servizi cloud a prezzi stracciati

Redazione | 8 Aprile 2016

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Backblaze apre le ostilità  nel settore dei servizi Web: al via un’offerta a bassissimo costo che ha come diretti concorrenti […]

Backblaze apre le ostilità  nel settore dei servizi Web: al via un’offerta a bassissimo costo che ha come diretti concorrenti Amazon S3 e Google cloud. Questi servizi vengono di solito chiamati Iaas (Infrastructure as a Service) e offrono alle applicazioni la possibilità  di salvare ingenti quantità  di dati sul cloud, pagando solo l’utilizzo reale cioè il vero trasferimento di dati.

Il nuovo servizio di Backblaze si chiama B2 e ha un prezzo nell’ordine di $ 0,005 per gigabyte al mese. Per avere un’idea dell’aggressività  di quest’offerta leggendo la loro tabella comparativa si scopre che i costi di Google Cloud sono certe volte fino a quattro volte superiori, quelli di Amazon e Microsoft 4,4 volte più alti.

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Per gli sviluppatori il servizio B2 è davvero dirompente: tutte le applicazioni che richiedono uno spazio di storage sul cloud di grandi dimensioni possono essere realizzate contando su un costo del servizio drasticamente inferiore rispetto a quello offerto e da Google da Amazon. È notizia recente, in tema, che gli sviluppatori di Dropbox abbiano iniziato a sviluppare una propria infrastruttura che si affiancherà  e in seguito potrebbe sostituirsi a quella attuale basata sui servizi Amazon, con le intenzioni di ridurre i costi di gestione. Per avere un’idea delle cifre in gioco, nel bilancio di Amazon alla voce degli introiti relativi ai servizi Web figurano annualmente 2,41 miliardi di dollari. Non sono spiccioli.

Il servizio BackBlaze B2 supporterà  file di dimensioni massime di 10 TB, in pratica il doppio del limite attualmente supportato dai due rivali Amazon e Google. L’accesso ai file può avvenire sia attraverso un’interfaccia Web, sia utilizzando la linea di comando oppure attraverso le interfacce di programmazione (Api) messe a disposizione da Backblaze.
Interessante notare che attraverso queste interfacce gli sviluppatori possono spezzare gli archivi di grandi dimensioni in segmenti più facili da gestire, da scaricare e da inviare al server, evitando un trasferimento sequenziale poco gestibile con le linee tradizionali.

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Il nuovo servizio di Backblaze mette a disposizione inoltre una funzionalità  di snapshot che consente a chi programma di catturare immagini istantanee del file system e della situazione dei propri dati. Sono i mattoni con cui creare soluzioni di salvataggio incrementale dei dati offrendo agli utenti funzionalità  simili a quelle di Time Machine o del salvataggio versioni di Dropbox.

Se vi capitasse di dover salvare un petabyte di dati sappiate che Amazon vi chiederà  qualcosa come 264.000 dollari all’anno, mentre BackBlaze ne vuole solo 60.000.