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Apple, Microsoft, Google e Facebook contro la legge sui cookie

Davide Micheli | 9 Luglio 2016

Apple Facebook Google Microsoft

Tra i big player del comparto tecnologico, Apple, Google, Microsoft e Facebook si sono schierati a favore della richiesta di abrogazione della famosa legge sui cookie.

Sin dal momento della sua introduzione, la legge sui cookie ha creato non pochi dubbi e sollevato parecchie perplessità  da parte di operatori del settore e utenti comuni: il messaggio di notifica che compare a schermo, attraverso il quale si richiede l’assenso dell’utente per quanto riguarda attività  che debbano essere svolte attraverso i cookie, potrebbe però essere messo presto sotto pressione dalla mobilitazione delle aziende hi tech.

In effetti, nel comparto tecnologico sono sempre di più i produttori di hardware, provider di servizi offerti tramite il web e operatori telefonici che vorrebbero un cambiamento al riguardo: gli stessi, coalizzandosi, hanno quindi avanzato una richiesta direttamente in sede di Commissione Europea, affinché l’istituzione comunitaria intervenga a semplificare la normativa, introducendo al tempo stesso una miglior tutela della privacy degli utenti.

Secondo il parere espresso dai rappresentanti del comparto, infatti, la direttiva sulla cosiddetta e-privacy non offre garanzie reali di una maggiore tutela dei diritti degli utenti, soprattutto in questo momento storico in cui la rivoluzione digitale sta cambiando in maniera radicale le abitudini delle persone e delle aziende e, in particolare, è l’informativa riguarda i cookie la norma più invisa, di cui si chiede l’eliminazione.

A margine di questa richiesta, poi, gli operatori del comparto hi tech hanno chiesto un occhio di riguardo nei confronti dell’innovazione tecnologica a livello legislativo, affinché si creino le basi perché il continente intero possa approfittare della rivoluzione 5G.

Tra le aziende in prima linea per questa iniziativa, si trovano Telefonica, Orange, T-Mobile, Vodafone, Tre, Netflix, Fastnet, eBay, Facebook, Google, Linkedin, Microsoft, Apple, BlackBerry, Huawei ed anche operatori del settore dell’editoria online.