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ChatGPT potrà tornare in Italia, ma con nuove regole

Martina Pedretti | 13 Aprile 2023

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Il Garante per la privacy permetterà a ChatGPT di tornare in Italia, ma a una condizione attuabile fino al 30 aprile

Il Garante permetterà a ChatGPT di tornare in Italia, ma a una condizione

ChatGPT è stato bandito in Italia dal Garante per la Privacy, ma presto potrebbe tornare, se saranno seguite determinate disposizioni.

Il Garante ha deciso di bloccare ChatGPT in Italia definendolo illegale per quanto riguarda la protezione dei dati personali. Ora sembra che il servizio di intelligenza artificiale stia per tornare in Italia.

Nella nota emessa dal Garante si legge che se OpenAI, la società che è a capo di ChatGPT, integrerà le misure legate al trattamento e protezione dei dati personali entro il 30 aprile, il servizio sarà ristabilito in Italia. Se quindi ChatGPT smetterà di raccogliere in maniera illegale dati personali di cittadini italiani, come sostiene il Garante, potrà tornare a funzionare.

“Si dovrà predisporre e rendere disponibile sul sito OpenAI un’informativa trasparente, in cui siano illustrate modalità e logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT nonché i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati non utenti. L’informativa dovrà essere facilmente accessibile e collocata in una posizione che ne consenta la lettura prima di procedere all’eventuale registrazione al servizio, informa il Garante.

Inoltre si è stabilito che entro il 15 maggio OpenAI dovrà promuovere, in coordinamento con il Garante, “campagna di informazione su radio, televisione, giornali e web per informare le persone sull’uso dei loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi“.

Non ci resta quindi che attendere che le richieste del Garante siano soddisfatte, per poi veder tornare ChatGPT in Italia. L’azienda deciderà di pubblicare un’informativa chiara e dettagliata, oltre che portare avanti la campagna informativa sull’uso dei dati personali?