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Compie 50 anni il primo computer ‘made in Italy’

Redazione | 10 Giugno 2009

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università  di Pisa festeggiano la Cep, la Calcolatrice Elettronica Pisana, primo computer progettato e realizzato interamente in Italia.

Si festeggia a Pisa l’11 e il 12 giugno quello che fu un vero primato dell’informatica italiana: il progetto Cep, Calcolatrice elettronica pisana, un mix di valvole e transistor grande come un campo da tennis e alto come un frigorifero, capace di fare 70mila addizioni al secondo grazie a una memoria di 8k, realizzata a mano con piccoli anelli di ferrite. cep.png
Lavorava 24 ore su 24, divorando chilometri di nastri di carta, e per verificarne il funzionamento si doveva ricorrere a un robusto martello.
A cinquanta anni di distanza, e spiace dirlo, dopo che quel primato italiano nell’informatica si è definitivamente perso, il Consiglio nazionale delle Ricerche e l’Università  di Pisa organizzano due giorni di dibattiti e convegni intitolati a ” Pisa, culla dell’Informatica: mezzo secolo dopo la CEP e l’Olivetti di Barbaricina’ nell’area delle Ricerca CNR di Pisa.
Al Museo degli strumenti per il calcolo sarà  esposta al pubblico la Cep.
L’anniversario cade nel ‘punto di mezzo’ tra la realizzazione del prototipo della Cep, la cosiddetta Macchina ridotta del 1957, e il calcolatore elettronico vero e proprio inaugurato a Pisa davanti al Presidente della Repubblica Gronchi, nel gennaio 1961.
“Essa fu l’ultimo lascito del Nobel Enrico Fermi, che ne suggerì la progettazione”, rammenta il presidente dell’Area Cnr di Pisa, Claudio Montani, “e il simbolo della creatività  e dell’ingegno che alla fine degli anni Cinquanta animava il nostro Paese, rendendolo capace di competere ai massimi livelli sul piano sia scientifico sia tecnologico”.

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Dal progetto Cep l’Olivetti attinse infatti le basi progettuali per creare – sempre a Pisa – l’Elea 9003: il primo calcolatore elettronico per uso commerciale mai introdotto sul mercato mondiale, presentato alla Fiera di Milano del 1959. Un primato imprenditoriale dell’Italia, che purtroppo si esaurì pochi anni dopo, con la morte di Adriano Olivetti e la dismissione alla statunitense General Electric della divisione calcolatrici elettroniche di Ivrea.
Di quella straordinaria stagione creativa è rimasto il segno nel primo corso di laurea in informatica dell’Università  pisana, inaugurato negli anni sessanta, e nei due centri studi sulle calcolatrici elettroniche (Csce e Cnuce) poi confluiti nei tre istituti di ricerca del Cnr che oggi operano nell’area di Pisa (istituto di informatica e telematica, Isti-Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione, Ilc-Istituto di linguistica computazionale). Chi volesse partecipare ai festeggiamenti può trovare il programma sul sito dell’evento.