Il crowdfunding è lo strumento che ha reso possibile il finanziamento di una gamma sorprendente di progetti: componenti informatici, servizi web, soluzioni per l’arredamento, giochi da tavolo. E potrebbe essere una delle nuove frontiere per l’editoria indipendente. Un autopublishing finanziato non solo dalle vendite dirette, ma da una base di lettori così motivati da sostenere un progetto editoriale.
Chi sta tentando questo esperimento è un autore italiano, Luca Accomazzi, forte di oltre trent’anni di esperienza a cavallo tra il mondo editoriale e quello informatico. Autore di numerosi testi ‘old publishing’, cartacei, sull’ambiente Apple, responsabile IT e web per diverse aziende, docente di informatica, ha scelto di provare a sfruttare Kickstarter, tra le principali piattaforme di crowdfunding, per il suo nuovo progetto editoriale indipendente.
Partecipando alla sottoscrizione iniziale potete contribuire alla pubblicazione di “Cuor di mela“, guida indipendente all’ambiente Apple, e acquistare la versione digitale o cartacea del volume. Che senso ha aderire a un progetto del genere? L’autore risponde riassumendo il vero senso della scommessa su Kickstarter: «Per consentire di scrivere senza limiti né vincoli. Vi pare incredibile? Dite allora dove avete già incontrato un manuale che dedica un intero capitolo a spiegare i difetti dei prodotti e le alternative migliori a disposizione sul mercato».
Scorrendo l’indice del volume crediamo che possa soddisfare utenti alle prime armi con i capitoli propedeutici, come pure attivisti della mela con anni di esperienza (dalle funzioni da terminale, al disaster ricovery), con attenzione a situazioni tutte italiane (PEC? Firme digitali?) che non trovano descrizioni sui volumi provenienti da oltreoceano e candide indicazioni su come sfruttare al meglio l’ecosistema Apple senza finirne intrappolati.
Il finanziamento digitale si chiude fine luglio e le offerte verranno riscosse solo se l’obiettivo viene raggiunto. Le offerte possono partire da un euro, ma vi suggeriamo di leggere cosa offre Accomazzi a chi decide di supportarlo con qualche euro in più, la sua ironia è un marchio di fabbrica.