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Intelligenze artificiali crescono: il dopo-Siri si chiama Viv

Pasquale Bruno | 10 Maggio 2016

IA

Gli assistenti personali basati su riconoscimento vocale sono disponibili da diversi anni; il più famoso, Siri, ha visto la luce […]

Gli assistenti personali basati su riconoscimento vocale sono disponibili da diversi anni; il più famoso, Siri, ha visto la luce sull’iPhone nel 2011 con il sistema operativo iOS 5.
Concorrenti di Siri sono oggi Google Now, utilizzato sui dispositivi Android, e Cortana di Microsoft.

È stato proprio il creatore di Siri, Dag Kittlaus, a svelare la nuova generazione di assistenti personali. Viv, questo il nome, viene definito come “l’interfaccia intelligente per ogni cosa” ed ha alla base una tecnologia molto avanzata, in grado di fare più cose e meglio rispetto a quelle attuali.

Viv presenta un’intelligenza artificiale molto evoluta che gli permette di riconoscere frasi complesse, che all’apparenza possono sembrare anche piuttosto vaghe o molto articolate.
Per fare un esempio, Viv non solo è in grado di rispondere a una domanda banale come “che tempo farà  domani pomeriggio”, ma anche a qualcosa del tipo “ci sarà  una temperatura superiore a 21 gradi vicino al Golden Gate Bridge domani alle 17?”, per usare le stesse parole di Kittlaus durante la presentazione.

Altro vantaggio rispetto ai concorrenti attuali è la possibilità  di accodare richieste in un’unica frase. Se adesso si deve formulare una domanda per volta, con Viv sarà  possibile anche qualcosa del tipo “crea un nuovo contatto, chiamalo X, con email Y e mandagli il messaggio Z”, dunque anche se un’azione dipende da un’altra precedente. I creatori chiamano questa possibilità  “dynamic program generation”.

La capacità  di analizzare input vocali molto complessi, e di rispondere correttamente nell’ordine dei 10 millisecondi, sembra essere il punto forte di Viv, ma non è il solo.

viv

Dag Kittlaus durante la presentazione di Viv.

 

Al contrario di Siri, Viv è una piattaforma aperta e sarà  accompagnata da tool di sviluppo e supporto per chi vorrà  lavorarci; sarà  inoltre integrabile con altre app o servizi, come quelli per i pagamenti online. “Paga 20 dollari alla persona x” è un’altra domanda che Viv è stato in grado di interpretare e soddisfare; a Kittlaus non è restato altro da fare che confermare il pagamento.

I creatori di Viv hanno piani molto ambizioni: l’ingresso iniziale sarà  sugli smartphone, certo, ma l’obiettivo è portarlo su Pc, tablet e su quanti più dispositivi possibile, dalle automobili fino agli elettrodomestici. Non sono state fornite date né previsioni sulle prime implementazioni, anche se il creatore si è sbilanciato a dire che entro fine anno si potrebbe vedere qualche cosa di concreto.