Duepuntozero- il social italiano che anticipò Facebook

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Duepuntozero: il social italiano che anticipò Facebook

Andrea Sanna | 16 Novembre 2022

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Duepuntozero è il social tutto italiano che anticipò l’arrivo di Facebook. Pensate: era iscritta anche Chiara Ferragni!

Il successo di Duepuntozero

Esattamente come per Facebook e le altre app del momento, anche in Duepuntozero era possibile iscriversi ma con un nickname, informazioni personali e fotografie dal numero limitato, con la possibilità di lasciare dei like. Non si poteva, invece, scrivere privatamente a un altro utente. Tutto era pubblico e condiviso con gli altri presenti e si poteva persino vedere quando uno di loro era online.

Pensate che anche in Duepuntozero a primeggiare era proprio Chiara Ferragni, come raccontato da uno dei creatori del sito a IlPost.it: «Il grande seguito al profilo di Chiara Ferragni è nato nello stesso modo in cui qualcuno diventa popolare a scuola o in qualsiasi altro gruppo limitato di persone, senza che un algoritmo lo agevolasse: una volta arrivata tra i primi utenti della classifica la cosa si è autoalimentata. Devo dire però che io intervenivo un po’ sulla classifica di popolarità per evitare che fosse troppo sbilanciata».

In brevissimo tempo pensate che Duepuntozero raggiunse più di 66 milioni di visite e ben 1,6 miliardi di pagine viste. La durata media di una visita era di circa 24 minuti. Visto il grande successo, alcune imprese tentarono persino di contattare i creatori per la condivisione di banner pubblicitari. Con il passare del tempo, però, Martino si rese conto di non riuscire più a gestire tutto da solo:

«Quando abbiamo provato a mettere in piedi questa società però sono nati i problemi che hanno portato alla fine di Duepuntozero», ha rivelato. Successivamente, dopo aver reso online una nuova versione del sito, una persona della società in cui era entrato a far parte cancellò per errore tutte le copie esistenti del sito. Così Duepuntozero smise di esistere. Martino Di Filippo abbandonò quindi l’idea, poiché cercare di ripristinare il guaio avrebbe comportato un lavoro enorme!

Il creatore di Duepuntozero ha anche aggiunto di essere in disaccordo con chi sostiene che il sito sia stato una sorta di antenato di Facebook: “La differenza sostanziale stava in come io l’ho vissuta. Non l’ho mai pensato come un business. E mi va anche bene che mi dicano che sono stato scemo a non guadagnarci, perché non era il mio obiettivo”.

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