C’era un tempo in cui Napster e software simili si erano imposti come veri e propri standard nel mondo della condivisione della musica, per poi lasciare spazio a forum ed altre piattaforme simili: poi è arrivato il tempo di Facebook e, la comodità di andare a creare gruppi per condividere file musicali pirata si è imposta come uno standard presso un buon numero di utenti.
Con il risultato che, però, proprio in questi giorni la piattaforma di Menlo Park ha deciso di andare a colpire questo tipo di attività condotte sul suo social network, chiudendo novi gruppi in cui l’attività promossa era proprio quella della condivisione musicale: Facebook ha agito in seguito ad una segnalazione ricevuta da Brein, una fondazione dei Paesi Bassi che lotta contro la pirateria.