Le fake news – o bufale che dir si voglia – continuano a tenere banco e, addirittura, un team di ricercatori delle università di Cambridge, Yale e George Mason si è chinato sulla questione, arrivando alla conclusione che, così come in medicina si ricorre ai vaccini per stimolare gli anticorpi, altrettanto con le fase notizie è possibile aiutare gli utenti ad individuare meglio le bufale.
Secondo i ricercatori, infatti, “somministrando” delle “pillole di disinformazione”, è possibile creare una certa resistenza alle fake news da parte dei lettori, contrastando questo pericoloso virus: e nel porsi l’obiettivo di lottare contro questo problema, gli scienziati hanno adottato una metodologia di lavoro piuttosto interessante.
Gli utenti, infatti, dopo aver letto una notizia vera, essendo sottoposti ad una serie di bufale, finivano per dimenticarsi della notizia fondata, con il risultato che pure le loro opinioni si basavano poi sulle bufale: i ricercatori, dopo aver illustrato le strategie utilizzate da coloro i quali diffondono fake news, sono riusciti a far sviluppare una “resistenza” contro queste ultime da parte degli utenti.