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Fastweb: 300 Mbps al parco scientifico VEGA

Redazione | 22 Novembre 2010

Internet

Parte da Venezia il progetto di modernizzazione dei distretti industriali che vede Fastweb impegnata a portare la sua infrastruttura di […]

Parte da Venezia il progetto di modernizzazione dei distretti industriali che vede Fastweb impegnata a portare la sua infrastruttura di rete in fibra ottica alle piccole e medie imprese, con velocità  finora mai sperimentate.
Il parco Scientifico Tecnologico VEGA di Venezia sarà  il primo polo italiano a disporre di una connessione in fibra ottica fino a 300 Mbps, utilizzando l’infrastruttura Fastweb rinnovata e ripensata in funzione del progetto Next Generation Network “Fibra per l’Italia” annunciato lo scorso mese di maggio.
L’area del VEGA comprende circa 170 aziende e laboratori impegnati nella ricerca e sviluppo su tre principali direttrici: nanotecnologie, ICT e green economy, come ha spiegato il direttore generale del VEGA Michele Vianello, presentando oggi insieme a Fastweb la partnership tecnologica. L’iniziativa è rivolta sia alle imprese che già  operano nel Parco Scientifico (tra queste ci sono una stazione sperimentale del Vetro, il laboratorio di Ricerca Nanofab, il CED della Regione Veneto e quello del Comune di Venezia) sia a nuove aziende che potrebbero essere interessate ad aprire lì la loro sede, in virtù della disponibilità  di connessioni in fibra ottica a velocità  così elevate.
“Oggi si parla tanto di digital divide, pensando che questo sia limitato ad aree poco ricche di tessuto economico e imprenditoriale o a zone a fallimento di mercato, ma non è così — , ha ricordato Roberto Biazzi, direttore della business unit Small and Medium Enterprises di Fastweb –. Questo progetto vuole colmare il cosiddetto “broadband divide” ovvero la carenza di collegamenti affidabili, su cui le PMi possano davvero costruire il proprio business”.
Già  ma 300 Mbps per farci cosa? La domanda è sorta spontanea anche ai ricercatori del VEGA che in queste settimane su Linkedin hanno aperto uno spazio di discussione sul tema: le risposte pervenute – ha fatto sapere Michele Vianello _- erano tutte in due direzioni: utilizzare la banda ultra larga per modernizzare la Pubblica Amministrazione e per il cloud computing.
Quest’ultimo, che è la grande promessa per tutte le imprese, ha senso solo se supportato da un’infrastruttura di rete adeguata che garantisca affidabilità , scalabilità  e continuità  nei servizi. “Oggi assistiamo a un’esplosione del traffico dati in rete per le PMI” dice Roberto Biazzi e la rete è diventata fattore abilitante del business. Ma le imprese vanno supportate e aiutate a costruire il loro business sulla banda disponibile”. Il parco scientifico VEGA svolge già  il ruolo di incubatore d’impresa e lo farà  anche sul fronte dei nuovi contenuti e applicazioni disponibili per i 300 Mbps. Non va dimenticato che oggi il 95% delle ricerche scientifiche viene svolto su piattaforme cloud condivise e poi c’è tutto il mondo dell’Internet delle cose, le connessioni tra gli oggetti e le persone, che in prospettiva richiederà  sempre più banda. Insomma quello del VEGA è solo l’inizio e fa di Fastweb la prima compagnia di tlc in Europa a offrire una connessione in fibra ottica velocità  così elevata.