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Frittelle al grafene

Michele Braga | 19 Gennaio 2015

Sang-Hoon Park e Kwang-Bum Kim – ricercatori presso la Yonsei University – insieme a Kwang Chul Roh – ricercatore presso Korea […]

Sang-Hoon Park e Kwang-Bum Kim – ricercatori presso la Yonsei University – insieme a Kwang Chul Roh – ricercatore presso Korea Institute of Ceramic Engineering & Technology – e ad altri ricercatori sono riusciti a creare elettrodi stabili e ad alta conduzione spruzzando una miscela di ossido di grafene in una soluzione di solventi acidi ed organici a temperatura controllata.

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Il grafene è già  impiegato per realizzare elettrodi dalle ottime capacità  conduttive, ma gli attuali metodi di produzione industriale permettono di creare geometrie planari.
Questa tecnica sperimentale permette, invece, di ottenere geometrie tridimensionali sferiche in quanto il grafene si aggrega e dirama dal centro della sfera con un effetto che ricorda quello delle frittelle che si gonfiano quando sono gettate nell’olio bollente.
Il vantaggio di questa scoperta risiede nella semplicità  di trasferire a livello industriale l’operazione che permette di creare gli elettrodi tridimensionali definiti “pom-poms”: la miscela di grafene è spruzzata nel reattore dove è presenta la soluzione ad alta temperatura controllata mediante un vaporizzatore ad ultrasuoni. Gli elettrodi tridimensionali così creati dispongono di una superficie attiva molto superiore a quella degli elettrodi planari.

Ci vorrà  sicuramente del tempo, ma siamo davanti a un ulteriore passo tecnologico che permetterà  di creare batterie con una maggiore efficienza e durata.