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Google Penguin 4 in Real Time, qualche critica sulla scelta di Google.

Redazione | 30 Settembre 2016

Google

Qualche tempo fa avevamo già  parlato di alcune novità  di Google relative al Rank Brain in cui scrivevamo del valore […]

Qualche tempo fa avevamo già  parlato di alcune novità  di Google relative al Rank Brain in cui scrivevamo del valore dei link per il posizionamento dei siti web (la classifica che mostra Google quando cerchiamo qualcosa). Uno degli strumenti che Google utilizzava per misurare proprio i link era un servizio chiamato Penguin.

Google Penguin in estrema sintesi funzionava più o meno così: con una certa frequenza verificava e spulciava tutti i link che un sito riceveva e assegnava una specie di valore, se questo valore era negativo il sito che riceveva i link poteva subire una penalizzazione, e per penalizzazione significa che i sito o pagine dello stesso, potevano non essere più presenti nelle prima pagine di Google o addirittura sparire.

Da qualche giorno Google Penguin è in real time su Google, questo significa che non è più un’azione che Google effettuata con una certa frequenza, ma è attivo sempre sul motore di ricerca. (probabilmente proprio grazie al recente Rank Brain)

Quindi l’azione di Google non era di “disinteresse” verso i link considerati non validi o non pertinenti, ma effettuava un’azione negativa verso il sito che li riceveva. Sarebbe stato senza dubbio più utile un’azione di disinteresse e vi spieghiamo perchè.

Partendo dal presupposto che i link provenienti da siti spazzatura (per siti spazzatura intendiamo quei siti di nessunissimo interesse, con malware, cloni, ecc. ecc.) possono far perdere posizioni o addirittura far sparire un sito o delle pagine dello stesso e che tutto ora funzina in Real Time, cosa succede se sono altri a generare questi link verso il nostro sito?

Per farlo non affatto difficile, è sufficiente cercare su Google “Buy Link” e troveremo decine e decine di siti che offronto questo tipo di sevizio. Per un’azienda un pò scaltra, sarà  molto più facile affossare un concorrente online e con effetto quasi immediato, appunto considerando l’approccio Real Time che Google ha riservato a questo nuova integrazione del suo motore di ricerca.

Come risolvere una eventuale penalizzazione da Google Penguin?

Ci sono diversi strumenti che possono aiutare un webmaster a scoprire chi linka il proprio sito, possiamo usare Google Search Console, e nella sezione “Traffico di Ricerca” scegliere “Link che rimandano al tuo sito”, come da immagine:

gsc-link

Oppure è psossibile utilizzare servizi esterni a Google che scansionano il web rilevando i link dei siti, tra questi sicuramente possiamo segnalare Majestic Seo, uno dei migliori tool di rilevamento link che però è pagamento rispetto a Google Search Console che non restituisce dati accurati come quelli di Majestic Seo.

Una volta che abbiamo recuperato tutti i link che il nostro sito riceve, bisogna indagare se sono validi (o naturali, cioè non acquistati) e non sono presenti su siti di dubbia qualità  (siti spam, siti assolutamente fuori tema o come spesso capita su siti di nazionalità  straniera che nulla hanno a che fare con il nostro sito web).

Una volta che abbiamo fatto questa indagine, dobbiamo segnarci tutti questi siti che ci linkano in maniera non chiara su di un file .txt, uno per riga. Una volta compilato il file le cose da fare sono due: segnalare ad ogni webmaster del sito che ci linka di rimuovere ogni riferimento al nostro sito (il più delle volte sarà  tempo sprecato) oppure usare una funzinalità  di Google che si chiama Disavow Tool o Rifiuto dei link, che potete trovare in questa pagina: https://support.google.com/webmasters/answer/2648487?hl=it.

In pratica Google permette che gli indichiamo quali link vogliamo rifiutare e lui smette di prenderli in considerazione e in caso di penalizzazione da Google Penguin, sarà  possibile uscirne. Una volta i tempi erano molto lunghi (anche diversi mesi) mentre ora dovrebbe essere pressochè immediato.

Ma cosa succede se un’azienda non conosce questa procedura e questi aggiornamenti di Google? Ai nostri lettori le opportune considerazioni.