Torniamo ad occuparci dei prodotti e servizi di Big G per segnalarvi una clamorosa novità : Mountain View, infatti, ha deciso di impostare un limite massimo alla lunghezza dei testi da tradurre con il suo servizio Google Translate, al quale potranno quindi essere proposti soltanto contenuti entro i 5’000 caratteri, invitandovi eventualmente a suddividere in due parti i testi più lunghi.
Al momento, non sono state fornite spiegazioni circa questa scelta tecnica compiuta dall’azienda di Sundar Pichai, la quale peraltro ha deciso di ridurre a 2’800 il numero dei caratteri disponibili per eseguire delle traduzioni attraverso il sistema di ricerca di Big G, mentre per quanto riguarda la traduzione automatica delle pagine web, la società di Mountain View non ha cambiato alcunché.
È probabile che dietro questa scelta si celino delle ragioni di ordine tecnico, soprattutto alla luce dell’implementazione dei nuovi algoritmi – che sfruttano il machine learning – per una traduzione dei testi che tenga conto del contesto, per ottenere risultati sempre più puntuali, con un linguaggio che sia il più possibile naturale e non frutto di una valutazione separata di ogni lemma.