Torniamo a parlare delle performance economiche dei big player del comparto hi tech, prendendo in considerazione questa volta una delle aziende più in vista dell’intero settore, Google, che con la sua ultima trimestrale ha battuto le previsioni degli analisti: in particolare, per Alphabet – la società che detiene il controllo su Big G – sono stati i ricavi pubblicitari a regalare soddisfazioni, con ricavi complessivi pari a 21.5 miliardi di dollari.
Gli analisti avevano previsto per la società di Sundar Pichai una trimestrale con ricavi totali pari a 20.76 miliardi, mentre a livello di utile per azione, le previsioni davano 8.04 dollari per titolo, contro gli effettivi 8.42 dollari resi noti con la trimestrale: la performance migliore del previsto in questo secondo trimestre 2016, è stata guidata da un incremento delle pubblicità , in particolare nella fruizione tramite device mobile.
Alphabet trova quindi nell’elevata efficienza del sistema di raccolta di pubblicità su Google il principale fattore del suo successo, considerando come i risultati del secondo trimestre 2016 – messi in rapporto con lo stesso periodo del 2015 – indicano una crescita pari al 21 percento e, a livello di utile, la capogruppo ha ottenuto un risultato pari a 4.88 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2016, rispetto ai 3.93 ottenuti nel medesimo periodo del 2015.
Insieme con Facebook, Google è una dei pochi big player del comparto hi tech a mostrare risultati sopra le attese nella trimestrale, risultato non certo frutto del caso, considerando come le società di Mountain View e Menlo Park siano tra gli attori di primo nel comparto della pubblicità online, dove i concorrenti di queste due aziende non riescono a spezzare il duopolio venutosi a creare.