Google ha intrapreso una decisa battaglia nei confronti dei materiali che violano il copyright: e da questo punto di vista, il motore di ricerca della società di Mountain View, non ci impiega molto a bannare le pagine in cui siano presenti link o contenuti in violazione della legge d’autore, un processo reso possibile dall’uso di algoritmi addestrati per questo scopo.
Anche le segnalazioni basate sulla DMCA – la normativa americana sul copyright – possono comportare la rimozione di questi contenuti dai risultati di ricerca, com’è stato per la home di Mega, il famoso servizio cloud di Kim Dotcom, che per alcuni giorni è stato oscurato dalle SERP, con la conseguenza che il portale ha registrato un crollo nel numero di visite.
Questa situazione si è verificata nel momento in cui è stata richiesta la rimozione di risultati relativi alla pellicola John Wick (con Keanu Reeves): tra questi, si trovava anche il link verso la home di Mega, che tuttavia al suo interno non conteneva alcun collegamento al contenuto incriminato.
I responsabili di Mega hanno in seguito segnalato l’inesistenza di contenuti in violazione del copyright sulla pagina esclusa dai risultati di ricerca, segnalando come questa problematica si sia già verificata in alcune occasioni durante gli ultimi mesi.
In uno scenario simile, è anche facile immaginare come l’utilizzo abusivo di questo strumento – magari da parte di webmaster in cerca di facili risultati sulla pelle dei propri concorrenti – possa danneggiare in modo importante i portali estranei a vicende di questo tipo.