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Intuos5: le tavolette professionali hanno un tocco in più

Redazione | 10 Ottobre 2012

La serie Intuos5 è destinata ai grafici professionisti che vogliono il massimo delle possibilita operative: questa tavoletta riconosce non solo la penna ma […]

La serie Intuos5 è destinata ai grafici professionisti che vogliono il massimo delle possibilita operative: questa tavoletta riconosce non solo la penna ma anche il tocco delle dita e i gesti.

Anteprima di Nicola Martello

Articolo tratto da PC Professionale 256

Wacom è il produttore giapponese noto in tutto il mondo per le sue tavolette grafiche. Il catalogo dell’azienda è piuttosto articolato e comprende le tavolette professionali Intuos, quelle consumer Bamboo, i display interattivi Cintiq e Pl (i primi per la grafica professionale, i secondi per le aziende e le scuole), e infine il sistema Inkling per digitalizzare in tempo reale i disegni su carta. L’esemplare oggetto della nostra prova appartiene alla prima serie Intuos destinata a grafici, artisti e fotografi, rinnovata ora alla versione 5 e composta da quattro modelli. Touch S è il più piccolo (320 x 208 x 12 mm) e integra il riconoscimento dei tocchi delle dita, touch M e M sono le versioni medie e sono disponibili con o senza la tecnologia touch, mentre touch L è la tavoletta più grande (487 x 318 x 12 mm).

Intuos5 touch M, oggetto di questa prova, misura 380 x 251 x 12 mm e sfoggia un look tutto nero opaco, con linee arrotondate e superfici gommate. L’area attiva sensibile alla penna e al tocco delle dita è grande 224 x 140 mm, con un rapporto d’aspetto pari a 16:10, ed è delimitata da crocini che si illuminano durante l’uso. La risoluzione di lettura della posizione della penna sulla tavoletta è di 5.080 lpi, con una velocità  di rilevazione di 200 punti al secondo. Il sistema è in grado di captare l’inclinazione della penna, in un intervallo di ± 60°. La punta può essere staccata dalla superficie della tavoletta, fino a un massimo di circa 10 mm. Per quanto riguarda la sensibilità  al tocco, il dispositivo è in grado di riconoscere fino a dieci dita in contemporanea, ma il driver è limitato a cinque. La tavoletta riconosce parecchi gesti, alcuni associabili a diverse funzioni e a combinazioni di tasti. Con due dita si regola lo zoom, si ruota, si sposta, si simula il clic dei tasti destro e sinistro del mouse, mentre con un numero maggiore di dita si attivano funzioni come il cambio di programma. Sulla sinistra sono disposti otto tasti ExpressKey, distinguibili al tatto e totalmente programmabili a livello di singola applicazione. I tasti sono divisi in due gruppi da un cursore centrale circolare (Touch Ring), programmabile per controllare fino a quattro funzioni diverse, come zoom, rotazione dell’immagine, dimensione e durezza del pennello.

A ciascun tasto ExpressKey è associabile una funzione a scelta tra le numerose disponibili. Il cursore circolare Touch Ring svolge fino a quattro attività  diverse.

L’edizione passata di Intuos aveva piccoli display Oled di fianco agli ExpressKey, che ne indicavano la funzione; per non distogliere l’attenzione dell’utente dallo schermo, adesso queste informazioni appaiono direttamente a monitor quando si lascia un dito su uno dei pulsanti per un paio di secondi. Sempre tramite un ExpressKey è possibile anche variare il rapporto tra il movimento della penna e lo spostamento del cursore a schermo, per aumentare la precisione dei piccoli movimenti quando si lavora su un dettaglio.

Il cavo Usb di collegamento – lungo due metri – si attacca nel mezzo del fianco destro e ha una spina angolata a 90°, in modo che il filo sia parallelo al lato della tavoletta. Se l’utente è mancino può ruotare l’oggetto di 180° e incastrare il cavo in un piccolo morsetto della spina, così da formare un’asola e far correre il cavo verso lo schermo o il computer. La soluzione è funzionale ma non è proprio il massimo come estetica. Chi preferisce essere libero dai fili può acquistare il kit wireless opzionale (lo stesso impiegabile con i modelli Bamboo) che opera a 2,4 GHz e ha una portata di 10 metri. Il sistema è costituito da una batteria agli ioni di litio da 1.150 mAh (sei ore di ricarica e otto ore di autonomia nominali), da un emettitore e da un ricevitore. Tutti e tre i componenti trovano posto in cavità  all’interno della tavoletta di fianco alla presa miniUsb, e quando serve il collegamento basta estrarre il piccolo ricevitore e inserirlo in una porta Usb nel computer. Il sistema è ben studiato, semplice da usare ed efficace.

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