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Networking

Intel a tutto wireless: dalla “Radio della Legge di Moore” al nuovo standard WiGig

| 14 Settembre 2012

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Un futuro wireless per tutti i dispositivi di elaborazione. È quello che ha tracciato Intel all’IDF di San Francisco descrivendo […]

Un futuro wireless per tutti i dispositivi di elaborazione. È quello che ha tracciato Intel all’IDF di San Francisco descrivendo come gli Intel Labs stiano mettendo a punto tecniche che in un futuro prossimo consentiranno di collegare tra loro dai sensori integrati più semplici ai più avanzati data centre nel cloud, senza  ricorrere a cavi.

Il Chief Technology Officer di Intel, Justin Rattner, ha mostrato per la prima volta una radio Wi-Fi funzionante, interamente digitale, che Intel ha già  battezzato la “Radio della Legge di Moore”, per indicare come anche questa tipologia di prodotti presenti dimensioni ed efficienza energetica scalabili che seguono i criteri enunciati nella Legge di Moore e utilizzino inoltre processi per chip digitali come la tecnologia dei transistor tri-gate a 22 nm di Intel di ultima generazione. In particolare le architetture system-on-chip di tablet e smartphone risultano secondo Intel le più indicate per l’integrazione delle radio completamente digitali, e queste ultime troveranno la loro applicazione anche nei dispositivi indossabili e nell’Internet delle cose dove apparecchi come elettrodomestici dotati di sensori possono comunicare tra loro, scambiare dati ed essere attivati da remoto.

Un altro scenario è quello offerto dallo standard wireless di nuova generazione, WiGig, che opera nelle lunghezze d’onda millimetriche dello spettro radio e offre larghezze di banda superiori a 5 Gigabit al secondo. “WiGig è talmente veloce che consente di collegare ultrabook, tablet o smartphone ad altri dispositivi senza cavi”, ha affermato Rattner. “Ed è anche possibile collegare più display contemporaneamente”.

Intel sta poi lavorando per cercare di rendere sempre attiva la connettività  sui sistemi ultrabook a base Intel, anche quando sono in modalità  sospensione.

Molte persone oggi vogliono restare aggiornate sulla propria vita on line anche quando il PC è a riposo e Intel ha sviluppato a tale scopo la tecnologia Smart Connect che riattiva i dispositivi ultrabook per il tempo necessario a ricevere il traffico di pacchetti dati in arrivo per poi rimetterli in modalità  standby, così da prolungare la durata della batteria.

Un passo in più viene fatto con “Spring Meadow”, una nuova tecnologia che gestisce le comunicazioni tra il cloud e i dispositivi in modo più intelligente estendendo  il funzionamento attivo per il trasferimento di file e lo streaming di video. “Spring Meadow” utilizza in modo più efficiente il processore host, che rimane più a lungo in uno stato a basso consumo senza influire sulle prestazioni del sistema.

Sempre all’IDF Intel ha anche mostrato una tecnologia innovativa che elimina l’uso delle password come sistema di protezione degli accessi, introducendo uno schema sostitutivo: la tecnologia di autenticazione basata su client (Client Based Authentication). Questa tecnologia assicura anche un accesso più veloce e affidabile a conti correnti bancari e altre informazioni personali basate su cloud.

In pratica l’utente esegue solo la prima volta l’autenticazione sul dispostivo fisico, sia esso un ultrabook o uno smartphone, avvalendosi di un sensore biometrico. Successivamente il dispositivo si autentica automaticamente con uno o più servizi cloud. Il sensore legge le venature del palmo della mano, che sono uniche per ogni individuo; in questo modo l’utente può accedere in modo sicuro direttamente al conto bancario o a qualsiasi altro servizio on line. La tecnologia supporta il monitoraggio della presenza: non appena l’utente si allontana e smette di utilizzare il dispositivo, questo viene bloccato insieme alla connessione.

Infine due sono le altre aree di ricerca degli Intel Labs: la realizzazione di un prototipo di una rete Cloud Access Network (C-RAN) su vasta scala in collaborazione con China Mobile e un programma dedicato al video mobile. La rete C-RAN che gli Intel Labs stanno progettando insieme a China Mobile dovrebbe essere un’ alternativa alle tradizionali reti radio che costituiscono la base delle comunicazioni cellulari.

Invece di trasferire l’hardware proprietario delle stazioni base nel data center, vengono utilizzati server standard basati su tecnologia Intel che eseguono un’applicazione radio definita dal software. Chih-Lin I, Chief Scientist presso il China Mobile Research Institute di Pechino, ha spiegato intervenendo all’IDF che la tecnologia C-RAN è destinata a ridurre i costi operativi e quelli di capitale per i fornitori di servizi wireless, offrendo allo stesso tempo servizi wireless di livello superiore agli utenti, con meno connessioni perse durante i periodi di picco del traffico.

Infine l’area di ricerca del Video Aware Wireless Network (VAWN) fa parte di un programma congiunto di ricerca accademica sponsorizzato da Intel, Cisco e Verizon. Nei prossimi cinque anni è prevista una crescita esponenziale del traffico video mobile e questo in assenza di nuove innovazioni, porterà  una limitazione alla qualità  dei video erogati lungo le reti wireless. Vawn migliora le capacità  dei video in streaming delle reti wireless migliorando l’esperienza di visualizzazione con prestazioni ottimizzate a tutti i livelli.