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Smarthome

Danimarca: usare i robot per conservare lo stato sociale

Davide Micheli | 29 Agosto 2016

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La Danimarca si interroga sulle scelte da compiere per sostenere il suo stato sociale in futuro: la risposta potrebbe trovarsi nella robotizzazione del suo settore industriale.

Sono sempre di più le personalità  che, al riguardo del futuro della tecnologia, esprimono pareri discordanti circa l’utilizzo della stessa: anche in sede europea, per esempio, è nato un dibattito per decidere quale statuto riconoscere ai robot in futuro (di cui vi abbiamo riferito in precedenza) e, ora, è un paese come la Danimarca ad interrogarsi sul futuro del suo stato sociale in rapporto alla robotica.

A Copenhagen, infatti, si domandano come sia possibile sostenere sul lungo periodo il generoso welfare, in rapporto alla sempre più ridotta natalità , alla competitività  a livello globale e, ancora, alla necessità  di sostenere l’equilibrio tra persone che beneficiano di trattamenti dello stato sociale e lavoratori che, attraverso le loro prestazioni, assicurino il funzionamento del sistema danese in modo impeccabile.

La risposta al trend dell’invecchiamento della popolazione e della scarsa natalità , che pone quindi il quesito della sostenibilità  dei conti, in Danimarca è stata trovata nei robot: questi ultimi, infatti, potrebbero assicurare un incremento della produttività  e della competitività  delle aziende danesi, assicurando quindi maggiori utili a queste società  e, di conseguenza, anche un incremento delle entrate fiscali derivanti.

Gli esperti, poi, non temono conseguenze negative per l’occupazione in seguito alla robotizzazione dell’industria: anzi, gli economisti e la Confederation of Danish Industry sottolineano come un incremento della produttività  e delle vendite potrebbe persino far invertire il trend della delocalizzazione (150.000 posti di lavoro) vissuto negli ultimi anni, quando le aziende hanno cercato altre location per produrre a costi inferiori.