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Storage

LaCie d2 quadra: il disco multipiattaforma

Davide Piumetti | 29 Marzo 2012

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Tre connessioni diverse e fino a 3 TB per adattarsi alla perfezione a ogni computer, Windows o Mac. Anteprima di […]

Tre connessioni diverse e fino a 3 TB per adattarsi alla perfezione a ogni computer, Windows o Mac.

Anteprima di Davide Piumetti

Articolo tratto da PC Professionale 251 di febbraio 2012

Un disco esterno non è più solo un semplice contenitore di dati, ma una vera e propria estensione delle potenzialità  di un qualunque personal computer. Oltre all’utilizzo classico di backup dei dati o di storage per quelli più ingombranti, i dischi esterni da 3,5 pollici, più grandi e capienti, sono spesso utilizzati per ospitare file in lavorazione di dimensioni notevoli, magari difficili da collocare su un disco interno. Utilizzare un supporto esterno per i file in lavorazione rappresenta spesso una necessità , ma solo con velocità  di trasferimento adeguate e una latenza ridotta si può pensare di operare in questo modo senza compromettere le prestazioni.

Le maggiori connessioni esterne hanno ormai raggiunto velocità  tali da non rappresentare un collo di bottiglia per i dischi magnetici, ma spesso è necessario porre dei paletti all’acquisto di un disco del genere in base alla piattaforma madre su cui verrà  utilizzato. Su Pc Windows la scelta è ristretta a dischi con connessioni Usb 3.0 o eSata, con la prima in rapidissima diffusione e la seconda presente su molti computer, anche datati. In ambito Apple la Usb 3.0 non è ufficialmente supportata (se non con adattatori solo sulle workstation MacPro) e la eSata non è presente su nessun prodotto, motivo per cui è necessario ripiegare sulla Firewire, 400 o 800. LaCie, pioniera nella produzione di dischi esterni ad alte prestazioni dedicati sia ai consumatori tradizionali sia ai professionisti cerca di superare il problema proponendo d2 Quadra Usb 3.0, disco esterno da 3,5 pollici con capacità  di 1, 2 o 3 Tbyte e dotato di tutte le tre connessioni con l’esterno appena accennate.

Il box esterno del disco è realizzato in alluminio satinato, con un design che ne massimizza lo scambio termico con l’esterno. Sul frontale è presente un singolo pulsante che può essere configurato per avviare una procedura di backup pianificata dal software di controllo del disco. Sul retro, oltre al tasto di accensione e spegnimento, trovano posto due connessioni Firewire 800, compatibili anche con la versione 400, una Usb 3.0 retrocompatibile con la Usb 2.0 e una eSata. Nella confezione sono inclusi tutti i cavi adatti alle connessioni, un plus che non sempre troviamo in prodotti di fascia più economica.

Il disco LaCie contiene il software Setup Assistance per sistemi Windows o OS X, che permette una configurazione iniziale rapida e di semplice comprensione anche per i neofiti. Il processo si occupa di definire due partizioni del disco con una parte Fat32 per la compatibilità  tra i vari sistemi e un’altra Ntfs (Windows) o Hsf+ (OS X). In seguito è possibile installare LaCie Desktop Manager Link, un semplice software che permette la gestione e la configurazione approfondita del disco. Nel nostro laboratorio abbiamo provato la versione da 1 Tbyte, costituita attorno a un disco da 7.200 rpm e analizzato le prestazioni tramite le tre interfacce. Il prodotto mostra da questo punto di vista una risposta eccellente, con valori di trasferimento ottimi in ogni condizione d’uso.

I prezzi, complici le recenti inondazioni in Thailandia, sono di certo superiori a quelli di qualche mese fa, ma rappresentano ormai la media del settore. Nei prossimi mesi è comunque destinato a calare con il ritorno alla normalità  della situazione nel sudest asiatico. Il disco, grazie alla propria poliedricità  e alla garanzia di funzionamento su tutti i sistemi oggi più diffusi, rappresenta un’ottima scelta per chi ha la necessità  di lavorare con file di grandi dimensioni e spostarli tra diverse postazioni di lavoro.