Storage

OCZ Revodrive: rivoluzione Ssd a 700 MB/s

Davide Piumetti | 31 Maggio 2011

OCZ propone due diversi modelli Revodrive, dotati di caratteristiche tecniche diverse. Il primo modello integra due controller SandForce 1222 e […]

OCZ propone due diversi modelli Revodrive, dotati di caratteristiche tecniche diverse. Il primo modello integra due controller SandForce 1222 e una capacità  da 50 a 480 Gbyte. La seconda versione, battezzata Revodrive X2 (che vedete in questa pagina), utilizza un Pcb ausiliario e raddoppia la scheda precedente, con 4 controller SandForce 1222 e capacità  da 100 a 960 Gbyte. Per far convivere due o quattro controller Ssd, che per loro natura utilizzano internamente una sorta di modalità  Raid 0, OCZ ha deciso di adottare un gestore Raid di produzione Silicon Image, che si occupa di dirottare i dati tra i vari controller presenti sulla scheda. Questa particolare configurazione permette a Revodrive di essere utilizzato anche come disco di boot e di raggiungere velocità  massime di lettura e scrittura di 540 e 480 Mbyte/s, con il risultato di 75.000 Iops in scrittura casuale di file.

Il modello Revodrive X2 supera questi valori toccando i 740 e 720 Mbyte/s in lettura e scrittura e circa 120.000 Iops. Questi valori risultano molto importanti in ambiti reali; quando su workstation dotate di svariati core di elaborazione il flusso audio-video proviene o va salvato su un disco tradizionale i semplici 80 Mbyte/s tipici di tali soluzioni possono far aumentare anche di 10 volte il tempo totale di lavoro.

Per questo storicamente si sono utilizzati dischi più veloci, catene Raid o simili, con costi non troppo dissimili da quelli di questi Revodrive ma prestazioni non di pari livello e consumi incredibilmente superiori.

Nei nostri laboratori abbiamo analizzato la soluzione Revodrive X2 da 240 Gbyte, accreditata delle massime prestazioni della categoria che, prontamente, abbiamo riscontrato anche nei test sul campo. I valori massimi di lettura e scrittura sono stati di 740 e 725 Mbyte/s, superando anche i dati del produttore, mentre in ambito casuale abbiamo riscontrato i valori più alti in assoluto mai visti nei nostri test. Anche il dato sulle Iops si conferma abbastanza veritiero, nel miglior scenario utilizzato il disco ha raggiunto il valore di 90.000 Iops (lettura o scrittura sequenziale 4K), rendendolo il perfetto sistema per l’utilizzo di grandi database a interrogazione continua. Il prezzo è ovviamente superiore alla media, ma questo Ssd, dedicato ai professionisti, offre prestazioni davvero all’avanguardia.

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