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Storage

Test: SSD Sandisk Ultra Plus 256 Gbyte

Redazione | 3 Luglio 2013

Ssd

Buone prestazioni a un prezzo competitivo, la ricetta Sandisk ricalca quella già  applicata negli altri settori del mercato. Da sempre […]

Buone prestazioni a un prezzo competitivo, la ricetta Sandisk ricalca quella già  applicata negli altri settori del mercato.

Da sempre attenta al delicato equilibrio tra prezzo e prestazioni Sandisk si è guadagnata nel corso degli anni un’ottima fama relativa soprattutto ai dispositivi di archiviazione come Compact Flash e Secure Digital. Negli ultimi anni però, complice la rapida diffusione sul mercato dei dischi Ssd, l’azienda si è votata alla produzione in massa anche di tali prodotti, andando a sfidare un’agguerrita concorrenza con il piglio di chi, negli anni, si è già  fatto le ossa in settori ben più combattuti.

Sandisk Ultra Plus

Sandisk Ultra Plus 256

Il nuovo prodotto che arriva sul mercato è nel complesso unico nel suo genere. Il controller utilizzato è un Marvell 9175, successore del modello 9174 che equipaggia molti modelli di successo come il Plextor M3 o l’Intel 510. Le differenze sono però minime e legate principalmente a una migliore gestione dei consumi.
Il disco ha un layout interno molto particolare, utilizzando un Pcb di dimensioni ridottissime, che non riempie per più di un terzo il box plastico che lo racchiude. I moduli Nand sono infatti solo quattro e sono modelli prodotti a 19 nm con tecnologia Mlc a 2 bit, risultando di conseguenza più veloci di quelli a 3 bit che iniziano a diffondersi sul mercato.

Il controller utilizza però una modalità , battezzata nCache e gestita via firmware, che utilizza solo parzialmente le celle riuscendo a ottenere (secondo il produttore) prestazioni simili alle Slc. ICON_LABORATORIONella pratica i file di piccole dimensioni sono scritti nella nCache (gestita via memoria Ddr presente sul disco) riuscendo a ottenere prestazioni molto elevate, mentre il controller si occupa di trasferirle nelle celle di memoria quando il disco non è utilizzato o ne sono utilizzate altre porzioni (a differenza della classica tecnologia che scrive da cache a disco solo quando in idle).

➤ Le caratteristiche: SSD Sandisk Ultra Plus 256 Gbyte

Questa memoria, di grande importanza per il prodotto, è costituita da un chip Samsung Ddr2 a 800 Mhz da 128 Mbyte. Possono sembrare irrisori, ma ricordiamo che tale tecnologia è utilizzata solo per i file di piccole dimensioni, dato che per via del funzionamento intrinseco degli Ssd sono gli unici a risentire delle differenze tra Slc e Mlc. Nella scrittura di grandi file il tempo necessario per cancellare un gruppo di celle passa in secondo piano rispetto al tempo di trasferimento globale.

➤ Le prestazioni rilevate: SSD Sandisk Ultra Plus 256 Gbyte

In teoria il prodotto offre prestazioni in bilico tra la fascia media e quella alta. La lettura sequenziale si attesta al livello dei migliori, dichiarando 530 MB/s e ottenendo nei test addirittura qualcosa in più. In scrittura non raggiungiamo tali picchi ma a fronte di un dato dichiarato di 450 MB/s il prodotto offre realmente un valore molto simile.

Sandisk Ultra Plus pro controLe prestazioni ottenibili sono dunque in linea con quanto ci si attende da un dispositivo del tipo; nel Sysmark 2012 i valori sono molto elevati, così come nei restanti test eseguiti nei nostri laboratori.
In ambito casuale in particolare il produttore dichiara solo il dato di Iops in scrittura, con 39.000 Iops che non siamo però riusciti a raggiungere. Buoni comunque i risultati, soprattutto verificando come il calo fisiologico utilizzando una coda di 3 comandi anziché 32 sia davvero esiguo.
Il prezzo di mercato infine, visti anche i risultati offerti, è davvero eccellente e rappresenta un’occasione ghiotta per una grande varietà  di utenze. Per i possessori di notebook, magari dotati solo di una connessione Sata 2 può rappresentare un grande passo avanti dal punto di vista velocistico. Mai come oggi 256 Gbyte sono stati così alla portata di tutti.
Davide Piumetti