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Canon Eos 100D, la reflex strizza l’occhio alle mirrorless

Redazione | 6 Dicembre 2013

Fotografia

Piccola quasi come una mirrorless, la Eos 100D mantiene però invariati i vantaggi di una classica reflex, a partire da […]

Piccola quasi come una mirrorless, la Eos 100D mantiene però invariati i vantaggi di una classica reflex, a partire da un buon mirino ottico con visione attraverso l’obiettivo.

La prima impressione, guardando il solo corpo della Eos 100D, è che sia una classica Eos della linea XXXD, ma con il bocchettone di innesto ottiche più grande. A un più attento sguardo ci si accorge che è il corpo decisamente più piccolo della media delle reflex e che l’innesto ottiche è il classico Canon EF-S. Canon ha sottoposto questa Eos a un’efficace cura dimagrante di alcuni componenti (tra cui una meccanica dell’otturatore più piccola e il modulo del sensore più sottile) in modo da ridurre significativamente gli ingombri complessivi del corpo macchina, grazie anche a un circuito stampato interno dell’elettronica completamente ridisegnato. Il risultato è una reflex con sensore APS-C decisamente più piccola della Canon Eos 700D lanciata sul mercato in contemporanea, sebbene anche quest’ultima si caratterizzasse per un design piuttosto compatto.

Fotocamera Canon Eos 100D

Fotocamera Canon Eos 100D

Fortunatamente, la cura dimagrante non ha intaccato i “muscoli” della fotocamera. La Eos 100D infatti offre il classico sensore Canon Hybrid Cmos AF II in formato APS-C da 18 Mpixel abbinato al processore d’immagine Digic 5 a 14 bit. Questo sensore, come già  sulla precedente EOS 650D e sulla attuale 700D, grazie a pixel dedicati al sistema autofocus riesce a unire le funzioni di messa a fuoco a contrasto e a rilevazione di fase quando si opera in live-view o durante i video. Si tratta di un sistema chiaramente più raffinato del solo metodo a contrasto, che offre però le migliori performance con le sole ottiche STM (Stepper Motor), le uniche che possono avvantaggiarsi completamente da questa tecnologia implementata nella fotocamera.

Sul retro trova posto uno schermo da 3″ touchscreen non ruotabile, una scelta condivisibile per mantenere gli ingombri al minimo. Le dimensioni, infatti, sono pari a 117 x 90,7 x 69,4 mm, per un peso complessivo appena superiore ai 400 grammi. Un raffronto con la Eos 700D, anch’essa una reflex compatta, permette di apprezzare meglio lo sforzo realizzato dai progettisti di Canon. La 700D infatti misura 133,1 x 99,8 x 78,8 mm e pesa 580 grammi. Davvero una differenza notevole.

Un altro aspetto piacevole della Eos 100D è il layout dei comandi, che rimane quello delle altre reflex Canon di pari classe. Dal selettore di accensione ai pulsanti per entrare nelle impostazioni di sensibilità  Iso o nel menu, si trovano tutti nello stesso posto, malgrado le dimensioni più compatte della fotocamera. Manca solo una seconda rotella di selezione, utile per regolare tempi e diaframmi velocemente, oppure gestire la staratura intenzionale di esposizione quando si opera in automatismo. Si tratta però di un handicap ormai costantemente presente in tutte le reflex entry level.

> Continua a leggere: la prova sul campo della fotocamera Canon Eos 100D

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